SIRACUSA. Operai, lavoratori del settore agricolo e forestale, insegnanti, commercianti e pensionati insieme ad una folta delegazione di studenti. Tutti in strada con striscioni e fischietti per esprimere il proprio no alla riforma del lavoro, al jobs act ed ai contenuti della legge di stabilità varate dal Governo. Il corteo organizzato dalla Cgil e dalla Uil, in occasione dello sciopero generale, ieri ha anche tagliato in due la città, provocando lunghe file di auto e paralizzando il traffico per quasi 3 ore. Da viale Teracati a corso Gelone ed in uscita da Ortigia non sono mancati i disagi causati dalla manifestazione, che è scattata da piazzale Marconi, snodandosi lungo corso Umberto, largo XXV luglio, corso Matteotti concludendosi in piazza Archimede. Sono stati circa 3.500 i partecipanti, secondo Cgil e Uil. Per le forze dell'ordine che hanno li hanno scortati i manifestanti sono stati stimati in poco più di 2 mila unità. In corteo anche la preoccupazione dei lavoratori dell'ex «Siteco», presenti con un proprio striscione. «Dopo 5 anni dalla chiusura del cantiere non c'è alcuna proposta per il nostro riassorbimento all'interno della zona industriale di Priolo - ha spiegato uno degli ex operai, Giuseppe Italia - non abbiamo adesso garantiti i fondi della cassa integrazione in deroga. Chiediamo alla classe politica siracusana di impegnarsi». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI SIRACUSA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA