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Siracusa, "Open Land": il pm chiede l'assoluzione

L’inchiesta per tentata concussione: nell’aula del gip è stato sollecitato il proscioglimento per l’ingegnere Natale Borgione e altri dipendenti del Comune

SIRACUSA. «Non vi sono elementi per qualificare il fatto come tentata concussione nè l'attività istruttoria ha portato ad acquisire indizi tali da produrre un verdetto di colpevolezza». A queste conclusioni è arrivato il sostituto procuratore Andrea Palmieri che ieri mattina dettando nell'aula del gip del tribunale Andrea Migneco, subentrato alla collega Alessandra Gigli, la sua requisitoria sulla vicenda «Open Land» ha concluso chiedendo una sentenza di proscioglimento con la motivazione che il fatto non sussiste nei confronti di tutti gli imputati. La richiesta di assoluzione con formula ampiamente liberatoria è stata avanzata per l'ingegnere Natale Borgione, finito sotto inchiesta nella sua qualità di dirigente dell'Ufficio Urbanistica del comune, l'ingegnere Vincenzo Trigila, funzionario capo del servizio, il geometra Raffaele Gallo, tecnico istruttore, ed Emanuele Serra, difesi dagli avvocati Paolo Ezechia Reale e Francesco Favi.

La requisitoria è stata pronunciata nell'ambito del processo che si sta celebrando, su richiesta dei quattro professionisti, con giudizio abbreviato, rito alternativo che comporta il giudizio unicamente sulla base degli atti acquisiti nel corso delle indagini ed in caso di verdetto di colpevolezza l'applicazione dello ”sconto” di un terzo sull'intero importo della pena.

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