AUGUSTA. Sarebbe morto nel tentativo di mettersi in salvo il giovane migrante, di circa vent'anni, arrivato cadavere ieri mattina al porto commerciale di Augusta insieme ad altri 557 migranti e tre presunti scafisti. Lo sfortunato giovane avrebbe bevuto acqua nel trasbordo dal gommone alla nave della Marina militare e non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere una volta arrivato sulla nave dove poi è spirato, così come hanno raccontato ieri mattina i soccorritori del pattugliatore militare «Fulgosi Cigala» che ha trasferito i migranti ad Augusta.
La salma è poi stata portata all'obitorio dell'ospedale «Muscatello» in attesa delle disposizioni della magistratura, è invece finito all'ospedale di Lentini un giovane che aveva delle ustioni alle gambe dovute al contatto con il carburante del gommone. Il giovane è stato il primo a scendere dalla nave su una barella della Croce rossa. Altri tre uomini sono, invece stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale «Muscatello» per dei traumi in varie parti del corpo. Del gruppo dei 557 extracomunitari provenienti da Gambia, Mali, Eritrea e Somalia la maggior parte erano uomini, solo 4 le donne e una novantina i minori non accompagnati che sono stati trasferiti nelle strutture di accoglienza per minori senza genitori di Priolo, Mascalucia, Melilli e Caltagirone. Già nel pomeriggio di ieri a gruppi i profughi hanno lasciato la tendopoli del porto e sono stati trasferiti nei vari centri di accoglienza di Siracusa, Messina, Palermo, e Belvedere.
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