MELILLI. C’è puzza di intimidazione dietro l’incendio che ha danneggiato due auto, una Lancia «Musa» ed una Fiat «Panda», nella disponibilità del vice sindaco di Melilli, Arcangela Palmeri. Il rogo è scoppiato nella notte tra mercoledì e giovedì in via Messina, sotto l’abitazione dell’esponente politico, a capo dell’amministrazione comunale dopo che la legge Severino ha fatto scattare la sospensione dall’incarico per il sindaco Giuseppe Cannata a causa di una condanna a 4 mesi con l’accusa di abuso d’ufficio.
Tante le telefonate di emergenza alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco, anche da parte di alcuni residenti della zona, impauriti per la violenza del rogo che ha rischiato di investire le palazzine vicine ma l’acqua gettata dai pompieri ha scongiurato il peggio. Una delle macchina distrutte dall’incendio appartiene al marito del vice sindaco di Melilli, che gestisce una farmacia proprio a ridosso dal punto in cui si è scatenato l’incendio. Sono arrivati in forze anche i carabinieri della stazione di Melilli che hanno compiuto un sopralluogo a conclusione del lavoro dei vigili del fuoco di Siracusa ma l’ipotesi che si tratti di un avvertimento è piuttosto corposa e le indagini sono orientate verso l’attività politica della vittima.
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