PACHINO. Riesplode la protesta degli operatori ecologici: da ieri mattina "stop" improvviso al servizio. Ma stavolta si prospettano provvedimenti drastici da parte dell'amministrazione comunale: non è esclusa l'ipotesi di una sostituzione urgente della ditta. Ieri mattina la lettera che comunicava lo sciopero "selvaggio", non proclamato, è arrivata sul tavolo del sindaco, Roberto Bruno, alle 10.
I 40 operai della ditta Busso, che sta svolgendo il servizio di raccolta dei rifiuti in regime di proroga, hanno scelto di incrociare le braccia. Chiedono il pagamento degli stipendi di agosto, settembre e tra pochi giorni anche quello di ottobre. Così, hanno fermato un'altra volta il servizio, a pochi giorni di distanza dal precedente sciopero non proclamato. "Assolutamente ingiustificato - ha dichiarato il primo cittadino, Roberto Bruno -, dal nostro punto di vista, perché abbiamo corrisposto alla ditta la settimana scorsa 237 mila euro e martedì 100 mila euro, mantenendo il patto che tutto ciò che entrava dal pagamento della Tari, la Tassa sui rifiuti, fosse stato girato immediatamente".
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