SIRACUSA. «Ci sono dei segnali precisi di una recrudescenza degli avvertimenti incendiari ai danni di commercianti ed imprenditori». La denuncia è del segretario provinciale della Confcommercio, Sandro Romano, che, nel lanciare l’ennesimo appello alle vittime di collaborare con le forze dell’ordine, registra le difficoltà della magistratura, a corto di organico, a portare avanti tutte le inchieste anche quelle sull’antiracket.
«La magistratura – spiega il presidente provinciale della Confcommercio – è ingolfata da tantissime pratiche a fronte di una situazione, sotto l’aspetto del personale, che è abbastanza precaria. Nei giorni scorsi, è stato lanciato l’allarme dalla sezione locale dell’associazione nazionale magistrati su quanto accade al palazzo di giustizia. In effetti, spesso capita che alcune inchieste, che culminano con gli arresti, fanno riferimento a periodi assai datati. Occorrerebbe un rimpolpamento dell’organico così da combattere in modo più incisivo la malavita. Certo, se le vittime denunciassero immediatamente gli estortori il lavoro delle forze dell’ordine sarebbe più agevole. I dati dicono, infatti, che, per ogni denunciata di un imprenditore o commerciante taglieggiato, è scattato un arresto».
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