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Mafia, quattro condanne al processo "Morsa"

Quindici anni di reclusione per l’augustano Giuseppe Arena: l’operazione dei carabinieri scattò tre anni fa contro presunti esponenti del clan Nardo di Lentini

SIRACUSA. Quattro condanne a complessivi quarant’anni di reclusione sono state inflitte dal tribunale collegiale di Siracusa a conclusione del processo per mafia denominato «Morsa» scaturito dall'omonima operazione condotta tre anni fa dai carabinieri tra Lentini, Augusta e Villasmundo nella zona nord della provincia di Siracusa. La condanna più severa - quindici anni di reclusione è stata comminata all'augustano Giuseppe Arena, 55 anni, detto "pilu russu", difeso dall'avvocato Puccio Forestiere, attualmente agli arresti domiciliari (gli altri tre si trovano tuttora in carcere).

Di poco inferiore - dieci anni di carcere - la pena inflitta al lentinese Giuseppe Gentile, 62 anni, ex reggente del clan Nardo di Lentini, assistito dall'avvocato Franco Passanisi. Ed ancora undici anni di reclusione è la pena comminata all'augustano Giuseppe Tringali, 39 anni, detto "Peppe balla", difeso dall'avvocato Junio Celesti, ed infine quattro anni di carcere la condanna inflitta al melillese Antonello Costanzo Zammataro, 38 anni, assistito dall'avvocato Dario Saggio. Ad eccezione di Tringali per tutti gli altri imputati, che hanno scelto come quest'ultimo il giudizio ordinario preferendolo ai riti alternativi, la pena è stata dichiarata dai giudici in continuazione con precedenti condanne.

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