SIRACUSA. Acquistavano auto da un concessionario con finanziamenti taroccati per poi rivenderle ad una propria rete di clientela che non aveva idea di questo raggiro. Sono sette le persone iscritte dalla Procura nel registro degli indagati con l’accusa di truffa che è stata svelata dagli agenti della Polizia stradale. Le indagini, scattate nel luglio scorso, hanno permesso di accertare che il volume di affari accumulato da questa banda, originaria di Catania, ammonta a poco meno di 50 mila euro.
Gli indagati erano molto scaltri ed avrebbero usato una tecnica per ingannare la vittima, come svelano gli inquirenti. «Il modus operandi era l’utilizzo – spiega il comandante provinciale della Polizia stradale, Antonio Capodicasa - delle buste paga che non destavano particolari sospetti in chi avrebbe dovuto autorizzare il finanziamento, poiché emesse da società note nel circondario catanese. I componenti del sodalizio si presentavano anche come coppie sposate, fidanzate, padre e figlia, fratello e sorella.
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