RAGUSA. «Ci sono più inchieste sui casi di inquinamento nel quadrilatero industriale e presto ci saranno sviluppi sotto l’aspetto giudiziario». Il procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, annuncia l’esistenza di alcuni fascicoli dopo gli allarmi scaturiti dalla diffusione dei dati delle centraline nella disponibilità della Provincia che hanno rilevato sforamenti di sostanze altamente inquinanti.
Uno degli ultimi esposti presentati al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia, dopo quelli depositati anche da «Green Italia» e dal comitato cittadino dei «Verdi», porta la firma di un gruppo di residenti, composto da oltre 250 persone, che ha accolto l’appello rivolto dal comitato «Aria pulita». «Questo esposto – ha spiegato il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano – ci ha consentito di aprire un’altra inchiesta, che si aggiunge alle altre, su questi casi, che, indubbiamente, stanno creando allarme tra la cittadinanza”.
Non sono solo i miasmi, insomma i cattivi odori provenienti dalla zona industriale, ad incuriosire i magistrati, che hanno acceso i riflettori su aspetti più complessi, legati soprattutto agli effetti dell’inquinamento, come la contrazione di patologie tumorali.
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