SIRACUSA. La città dopo tre giorni di cattivi odori e aria irrespirabile torna a protestare. E rivendica controlli serrati sulla qualità dell’aria. I dati provenienti dalle centraline dell’ex Provincia e inviati all’Arpa non sono confortanti. Soprattutto per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici e l’H2s. E si chiedono notizie sullo stato delle segnalazioni fatte alla Procura della Repubblica e sui controlli da parte di Arpa. Questioni sollevate dal consigliere comunale Salvo Sorbello e dall’ex parlamentare nazionale Fabio Granata.
Il direttore dell’Arpa intanto è chiaro. «I controlli e le verifiche di Arpa - dice Valastro - sono serrati e puntuali. L’Arpa ha abbracciato tolamente la problematica riguardante la qualità dell’aria portandola sui tavoli ministeriali. E aprendo una maglia ben precisa sull’attività di riesame delle autorizzazioni. E ci rendiamo conto della preoccupazione dei cittadini». Secondo i dati della Provincia la centralina di viale Scala Greca e quella della zona Acquedotto sono quelle in cui si sono registrati superamenti abnormi di Nmhc, vale a dire idrocarburi non metanici. Con picchi pari a 732 microgrammi nella centralina di viale Scala Greca martedì scorso.
Valori rientrati poi mercoledì quando sono scesi a 324 microgrammi. Da martedì a mercoledì invece secondo i rilievi fatti alle ore 7 la situazione è peggiorata nella zona Acquedotto dove le centraline hanno rilevato un valore di 723 microgrammi per metro cubo passato a 854 del giorno successivo alla stessa ora. Il limite ”consigliato” è di 200 microgrammi per metro cubo. Mentre per la centralina di via Nino Bixio sempre in riferimento agli idrocarburi non metanici i dati più significativi hanno riguardato la giornata di martedì dove si è passati da un picco di 618 microgrammi al metro cubo, sempre alle ore 7 e sempre riferito agli idrocarburi non metanici ai 335 di mercoledì.
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