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Operai travolti dal tir sulla A18: gravi ma stabili le condizioni del ferito

L'uomo, un 36enne di Cesarò (Messina), ha subìto lesioni multiple da schiacciamento agli arti inferiori

CATANIA. Sono stabili, ma restano gravi le condizioni dell'operaio travolto ieri da un mezzo pesante sull'autostrada Catania-Siracusa. Nell'incidente - nel quale sono morti tre suoi colleghi - l'uomo, un 36enne di Cesarò (Messina), ha subìto lesioni multiple da schiacciamento agli arti inferiori. Soccorso dal 118 e trasportato in eliambulanza all'ospedale Cannizzaro, dove è entrato nel pomeriggio al Trauma center in codice rosso, il giovane è stato operato da un'équipe di ortopedici, chirurgi vascolari e plastici.

Il complesso intervento si è protratto nella notte. Dalle prime ore della giornata il paziente si trova in osservazione, costantemente monitorato, nell'area dell'Emergenza del Cannizzaro, in attesa di potere essere ricoverato in Rianimazione. Le condizioni dell'uomo sono giudicate stabili dai medici, che comunque, data la gravità del complessivo quadro clinico, mantengono riservata la prognosi.

Sarebbe stata una disattenzione, forse un attimo di stanchezza o un malore, del camionista di un autocarro a procurare la morte di tre operai, e a ferire gravemente un loro quarto collega, che stavano lavorando sull'autostrada Catania-Siracusa, la seconda tranche dell'A18.

Sarebbe stato lo stesso camionista a confermare questa ricostruzione nell'interrogatorio reso agli investigatori. «I fatti sono chiari» e i rilievi eseguiti dalla polizia stradale «li vanno confermando: è stato un errore umano», sottolinea il procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, che ha aperto un'inchiesta affidandola al sostituto Giancarlo Longo. L'uomo, 56 anni, è indagato in stato di libertà per omicidio colposo plurimo.

 

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