PACHINO. Slitta il vertice in prefettura e torna la tensione al cantiere di contrada Cozzi della ditta Busso, che gestisce la raccolta dei rifiuti in città in regime di proroga. Gli operatori ecologici attendono ancora il pagamento di 4 mensilità ed hanno disseppellito l’ascia di guerra. Ieri al cantiere non sono mancate le preoccupazioni tra i lavoratori.
«Non solo nelle nostre famiglie – hanno raccontato -, che da anni sono costrette a subire le ingiustizie dei continui ritardi, ma anche tra noi stessi operai non è facile collaborare e continuare a svolgere nel migliore dei modi il nostro servizio. C’è tanta preoccupazione, ma nessuno ha ancora risolto i problemi». Dopo una lunga trattativa con le sigle sindacali e la ditta, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Bruno, ha deciso di destinare la Tari, la Tassa sui rifiuti, all’esclusivo pagamento del canone mensile. È stato convocato un vertice in prefettura a Siracusa per avviare un piano di rientro del debito del Comune nei confronti della ditta ed anche un progetto di pagamento degli stipendi agli operai. Al primo incontro siracusano hanno partecipato il prefetto Armando Gradone, il sindaco Roberto Bruno, Cgil, Cisl e Ugl e i rappresentanti della ditta. Dal dibattito sono emerse una certezza e una promessa, che farebbero ben sperare.
La ditta, che sta gestendo in regime di proroga il servizio di raccolta dei rifiuti in città, ha assicurato che garantirà ai lavoratori sin da subito l’anticipo di una delle tre mensilità pregresse. Inoltre, la prefettura si è presa il compito di interloquire coi Governi, nazionale e regionale, per la questione dei trasferimenti. Infatti, il Comune si trova in una situazione di credito di 1 milione e mezzo di euro col Governo nazionale e di 1 milione 600 mila euro con la Regione.
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