Un coro di «buh» è stato intonato a Siracusa durante una partita di calcio del torneo per esordienti. Destinatario, un ragazzo di 11 anni originario del Congo, ma da tempo residente in Italia, preso di mira dai familiari dei giocatori avversari.
Allenatore e dirigenti della Mediterranea, la società in cui gioca l’undicenne, hanno provato a calmare gli animi degli spettatori invitandoli a non avere un comportamento antisportivo. Increduli i genitori del ragazzino, il quale è rimasto a giocare con i suoi compagni.
Il ragazzino, osservato speciale dall’Atalanta per il suo talento, gioca da attaccante ed è considerato uno dei più promettenti della sua età. La Mediterranea si è detta amareggiata per l’episodio che ha visto un bambino preso di mira per il colore della pelle: «E' davvero riprovevole e soprattutto intollerabile», hanno detto i dirigenti.
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