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Lo schianto sulla «114»: ragazza di Melilli muore dopo tre mesi d’agonia

Era in gravi condizioni da oltre tre mesi, dal giorno di quel terribile incidente avvenuto il 30 giugno scorso sulla Siracusa-Catania, a ridosso dello svincolo di Priolo. È morta, mercoledì scorso, al centro Neurolesi del Policlinico di Messina

MELILLI. Era in gravi condizioni da oltre tre mesi, dal giorno di quel terribile incidente avvenuto il 30 giugno scorso sulla Siracusa-Catania, a ridosso dello svincolo di Priolo. È morta, mercoledì scorso, al centro Neurolesi del Policlinico di Messina, Francesca Perticone, 25 anni, melillese, che, nonostante le cure dei medici, non è riuscita più a riprendersi. Ma la sua esistenza si è praticamente spezzata dopo una drammatica carambola della sua auto, una Citroen “C3”.

Da una prima ricostruzione, che deve essere ancora confermata dagli agenti della Polizia stradale di Siracusa, la venticinquenne, per cause da accertare, ha perso il controllo della macchina, finendo contro il guard-rail: un urto violento che l’ha proiettata verso un mezzo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa, intervenuti per spegnere un incendio che rischiava di investire le auto in transito sulla carreggiata. Lo schianto con l’autobotte ha fatto schizzare la Citroen oltre le barriere finendo il suo volo contro un albero. Una dinamica drammatica che ha dato poche speranze di vita alla melillese, diretta a casa: non poteva immaginare che la morte le aveva dato un appuntamento proprio allo svincolo di Priolo.

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