SIRACUSA. Un vero e proprio terremoto quello che il sindaco Giancarlo Garozzo ha deciso di scatenare su gestione di servizi ormai prossimi all’affidamento da parte del Comune. Il primo cittadino ha annunciato che presenterà due esposti denuncia alla Procura «per tutelare il Comune alla luce del polverone mediatico sollevato, configurando il possibile reato di turbata libertà degli incanti». Il primo esposto denuncia il sindaco Garozzo lo presenterà già questa mattina e riguarda la gara per la gestione del servizio idrico. Il secondo invece sarà consegnato alla Procura al più tardi mercoledì e riguarderà l’affidamento della gestione degli asili nido. «Non è una decisione arrivata all’improvviso - dice il primo cittadino - ma meditata e per certi versi obbligata. Diverse forze politiche del territorio continuano a parlare su questi servizi assumendo posizioni che risultano inspiegabili. A questo punto siamo noi, è il Comune che vuole vederci chiaro». Ad occuparsi della definizione dell’esposto denuncia sull’acqua il legale nominato dal sindaco, Umberto Di Giovanni collaborato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Gianluca Rossitto. «Il Comune - dice ancora il primo cittadino - ha pubblicato 4 gare d’appalto. Due riguardanti servizi legati alle cooperative Util service, Socosi e Stes che dal 2001 gestiscono i servizi esternalizzati, affidati senza alcuna gara ad evidenza pubblica, utilizzando in parte anche lavoratori ex Lsu. Una riguarda gli asili nido che dal 1995 sono in regime di accredito, senza mai aver fatto una gara ad evidenza pubblica. Infine la gestione del servizio idrico (ultima gara 7 anni fa abbastanza discutibile, indetta dall’Ato idrico per tutti i 21 Comuni) oggi la indice il Comune vista l’assenza della legge di riordino regionale». Le prime due gare prevedono tra l’altro impegni di spesa consistenti. I servizi gestiti fino adesso da Socosi e Utilservice riguardanti custodia, ufficio tributi, pulizia dei muri pubblici e delle fontane, cimitero ed altro saranno affidati per 4 anni con un impegno di spesa complessivo di 10 milioni di euro, mentre altri due milioni, sempre nell’arco di 4 anni, sono previsti per i servizi di manutenzione di strade, palazzi ed altro. «Su quelle riguardanti asili nido e servizio idrico - dice ancora il primo cittadino - si è sollevato un polverone mediatico non indifferente». «A questo punto è il Comune ad interrogarsi se vi siano particolari interessi - sottolinea Garozzo - dinanzi a questo e nel pieno rispetto di legalità e trasparenza si è deciso di rivolgersi alla Procura». Il sindaco ricorda tra l’altro che il possibile reato che potrebbe configurarsi è penale e ne riporta tra l’altro i contenuti. Ricordando che è prevista la sanzione pecuniaria da 200 mila euro a 2 milioni e la reclusione fino a due anni per coloro che «impediscono o turbano la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazione». Pene che diventano più pesanti nel caso in cui «il colpevole è persona preposta dalla legge o dall autorità o agli incanti i alle licitazioni», fino a 5 anni di reclusione e 4 di sanzione.