AVOLA. Primi segnali di nervosismo, quasi una presa di distanza dall'amministrazione guidata dal sindaco Luca Cannata, all'interno del gruppo consiliare di maggioranza che conta su 22 consiglieri ben 18 appartenenti alla lista civica guidata dallo stesso primo cittadino, «Avola - La nostra terra». Ufficialmente però non si parla di abbandoni. Ma poco ci manca. Ieri mattina a presentare all'ufficio Protocollo del comune le rispettive dimissioni dalla carica di presidente di commissione consiliare della Quarta e Sesta commissione, ufficialmente per motivi personali e per impegni lavorativi, sono stati i consiglieri Salvatore Amato («Avola - La nostra terra») e Antonio Orlando (Forza Italia), entrambi tra l'altro in disaccordo con il sindaco Cannata per la scelta del gruppo consiliare di maggioranza di votare ed eleggere la scorsa settimana il consigliere Stefano Libro a presidente dell'assemblea, in sostituzione del dimesso presidente Canonico. Entrambi infatti non votarono sia il piano di rientro che la presidenza. Nella lettera di dimissioni, il consigliere Amato ha scritto che, "continuo a mantenere l'impegno da consigliere comunale nel rispetto degli elettori che hanno riposto in me la propria fiducia", ringraziando poi i colleghi che lo hanno eletto alla presidenza. Non è chiaro a questo punto se i due consiglieri di maggioranza e forse un terzo collega indicato tra i "dissidenti" vogliano far sentire dentro la maggioranza il loro peso politico-elettorale o passare nelle file dell'opposizione. Dentro il gruppo di maggioranza, comunque, si vocifera che il motivo delle dimissioni contemporanee di Amato e Orlando dai rispettivi incarichi sarebbe dovuto all'ultima riunione del gruppo di maggioranza in cui sia il direttivo che Cannata non avrebbero avallato posizioni di singoli e quindi non lasciando loro spazio, con la certezza che per votare i provvedimenti in aula non sono necessari i loro voti.
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