SIRACUSA. «Servizio di refezione scolastica in proroga e attivo dal 6 ottobre per tre quattro mesi. Quindi nuovo appalto di quattro anni ma senza nessuna interruzione». A fare il punto della situazione a pochi giorni dalla ripresa delle attività didattiche affrontando la questione di uno dei servizi più discussi e problematici degli ultimi anni è il sindaco Giancarlo Garozzo. «Già lo scorso anno - dice - visto lo sfacelo che abbiamo trovato per la mensa scolastica il Comune ha fatto ricorso ad un avviso pubblico. Ora si andrà alla proroga di alcuni mesi. L’obiettivo è garantire un servizio continuativo, senza le interruzioni che hanno determinato grossi disagi sia alle famiglie che alle scuole. Ma soprattutto puntiamo a garantire una qualità migliore dei pasti. E questo è il principale obiettivo da perseguire. Da qui la decisione di stanziare altri 100 mila euro per la refezione».
Fondi che serviranno anche per fronteggiare i costi a carico del Comune determinati da un aumento del numero delle famiglie che, per problemi economici usufruiranno dell’esenzione o che faranno riferimento alle fasce di compartecipazione meno onerose. «Da quel che emerge le famiglie che avranno bisogno di un sostegno più ampio da parte del Comune risultano in aumento - dice Garozzo - da qui l’esigenza di creare le condizioni per venire incontro a queste necessità. È anche vero però che articoleremo i controlli sull’esatta collocazione delle famiglie nelle fasce di compartecipazione relative al loro reddito». Più attenzione dunque per i pasti, la qualità, i tempi di consegna e somministrazione. Ma anche una diversa organizzazione del servizio. Potrebbero infatti scomparire i buoni per usufruire dei pasti, sostituiti da un tesserino soggetto a timbratura. E questo anche per evitare sprechi. «Talvolta i pasti consegnati - ha aggiunto il primo cittadino - sono stati in eccesso rispetto al numero dei bambini che ne usufruiscono. In ogni caso sia sulla refezione che sul servizio di trasporto, anche questo attivo dal 6 ottobre, si punta ad appalti di 4 anni. Organizzazione e procedure sono all’esame dell’assessore Valeria Troia e del dirigente del settore Rosaria Garufi». Avviate anche una serie di manutenzioni scolastiche, alcune delle quali determineranno trasferimenti. Come quello degli alunni di via Alcibiade destinati ad utilizzare l’ex Chindemi di via Temistocle non appena saranno completati i lavori di ristrutturazione. Resta da affrontare il problema del disequilibrio nella distribuzione della popolazione scolastica. Con scuole che scoppiano ed altre che restano vuote perchè in aree considerate ”difficili”. «Le scuole devono essere riferimento per la popolazione scolastica del quartiere - dice il sindaco - ed in questo senso i dirigenti sono stati invitati a non accettare iscrizioni di alunni provenienti da quartieri diversi. Anche perchè il Comune non reperirà nuovi locali». Istituti come la Martoglio o la scuola di via Algeri registrerebbero un calo di iscritti. Mentre ci sono dubbi sull’utilità che potrebbero avere istituti come la nuova scuola di via Calatabiano.