SIRACUSA. Un’azione messa a segno per lanciare un chiaro ”messaggio”. Non ci sarebbe stata la volontà di uccidere S.D.M., il trentottenne operaio di una ditta di pulizia ferito sabato pomeriggio, con un colpo di pistola, in via Giarre. A spingere le indagini verso questa direzione anche il recupero del proiettile utilizzato per ferire l’uomo, pochi minuti dopo le 15. L’operaio, sabato pomeriggio, è stato sottoposto a un intervento chirurgico dai medici dell’ospedale «Umberto I», dove è stato portato subito dopo l’agguato. L’intervento si è reso necessario proprio per estrarre il proiettile dopo il ferimento al basso ventre. Secondo quanto spiegato dai militari della compagnia cittadina si tratta di un proiettile di piccolo calibro, probabilmente 7,65. E proprio questo elemento sarebbe un altro segnale che chi è entrato in azione voleva solo intimidire o lanciare un avvertimento al trentottenne, già noto alle forze dell’ordine.
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