CARLENTINI. Una città attonita, quasi pietrificata, dal dolore di una tragedia privata e incomprensibile.
Così si presentava ieri Carlentini e il quartiere di Santuzzi, ancora assonnati per aver concluso in tarda serata i festeggiamenti in onore di Santa Lucia, patrona del paese. Ieri mattina la comunità è stata svegliata dalla tragedia che ha colpito la famiglia Vinci. La vittima Alfio Vinci, 72 anni dopo aver lavorato per tantissimi anni come metalmeccanico nella zona industriale e poi con alcune ditte all’estero, dopo la morte della figlia Bernadette di 39 anni colpita da un tumore e la crisi depressiva della moglie Sebastiana Ippolito, 60 anni si era dedicato alla moglie, alla figlia, ai generi e ai nipoti.
Una situazione familiare che nessuno avrebbe mai immaginato dai risvolti tragici e un dramma che nessuno, e tantomeno i due generi, avrebbero immaginato mai di vivere. Una tragedia che appare assurda anche per chi conosceva la coppia, ma anche per i vicini di questo quartiere di condomini, costruito meno di trent’anni fa e a ridosso di una casa di riposo per anziani e di una piscina privata.
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