AVOLA. Seconda chance dell'amministrazione comunale di Avola per evitare di essere dichiarato ente finanziariamente dissestato. Ritenuto inadeguato e bocciato la prima volta dalla sezione di controllo regionale della Corte dei conti, lo scorso marzo, l'amministrazione comunale ha deciso di approvare e ripresentare alla Corte dei conti un nuovo piano di riequilibrio finanziario decennale, corretto e modificato in base alle criticità riscontrate e sollevate dai giudici contabili. Piano che è stato approvato l'altro ieri dalla giunta e che ora è pronto per l'esame e l’approvazione definitiva da parte del consiglio comunale convocato per per mercoledì prossimo alle 19,30.
Uno sforzo economico-finanziario di non poco conto per eliminare gli squilibri di bilancio che hanno portato cinque mesi fa alla bocciatura del piano, costringendo nel frattempo l'amministrazione all'aumento dei tributi locali al massimo delle aliquote, ai tagli al personale e soprattutto alla richiesta di accesso al fondo di rotazione dello Stato per la somma complessiva di oltre 7 milioni di euro a fronte di fattori di squilibrio di 21 milioni 376 mila euro, escluso il debito potenziale del contenzioso ancora in vita richiesto dalla ditta che realizzò la circonvallazione, che ammonta ad oltre 16 milioni di euro, per la quale è stato creato un fondo-rischio di 4,2 milioni. È stato ieri il sindaco Cannata a spiegare e illustrare il nuovo piano di rientro finanziario approvato dall'esecutivo. «In questo caso abbiamo seguito le indicazioni metodologiche, le linee generali e le osservazioni della Corte dei conti, attivando all'interno della struttura e degli uffici un ulteriore sforzo organizzativo e di analisi volto al superamento di tutte le criticità sollevate dai giudici contabili - osserva il primo cittadino -. Mentre con il primo piano di riequilibrio avevamo istruito un documento finanziario che non prevedeva l'accesso al fondo di rotazione, con questo è stato obbligatorio richiederlo. Tra i fattori di squilibrio la Corte dei conti ha fatto rilevare, oltre ai debiti, anche le spese eccessive per il personale dipendente: oltre 5 milioni di euro nel decennio 2014-2023. Motivo per cui nel nuovo piano abbiamo l'amministrazione ha previsto una riduzione della dotazione organica dell'ente con il taglio del personale in soprannumero. Stiamo cercando di risanare il bilancio per i prossimi 10 anni - conclude Cannata -. Grazie alla scelta dell'amministrazione di redigere sia il primo che questo secondo piano di rientro, il Comune non ha dichiarato ad oggi il dissesto finanziario. Dunque i cittadini avolesi continuano a non risentire le difficoltà che invece vivono tanti altri enti dichiarati in dissesto».
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