SIRACUSA. La spartizione di una piccola somma di denaro è diventata motivo di una violenta scazzottata per cinque extracomunitari di nazionalità diverse arrivati in città durante uno degli ultimi sbarchi e attualmente ospitati presso il centro di accoglienza «Umberto I», alla Pizzuta.
Tre egiziani da una parte e due marocchini dall'altra, di età compresa fra 19 e 30 anni, hanno iniziato a litigare la scorsa notte dapprima verbalmente per pochi euro da dividere fra loro. I toni si sono surriscaldati quasi subito. Da entrambe le fazioni, corrispondenti alle due nazionalità di origine, sono scattate le provocazioni con parole grosse e insulti. Poi è partito il primo pugno che ha scatenato la rissa.
Sono volati calci e pugni da entrambe le parti ed è stato necessario l'intervento dei militari dell'Arma e del personale della Guardia di Finanza impiegati per garantire l'ordine pubblico all'interno della struttura di accoglienza per separare i contendenti. L'episodio si è concluso con un paio di manette ai polsi dei cinque immigrati chiamati a rispondere di rissa aggravata.
Prima di essere trasferiti nelle camere di sicurezza del comando provinciale carabinieri di viale Tica e della tenenza di Floridia quattro dei cinque arrestati sono stati condotti al pronto soccorso dell'ospedale «Umberto I» dove i medici hanno riscontrato traumi ed escoriazioni al volto e agli arti dimettendoli, dopo avere praticato le cure dettate dalla circostanza, con una prognosi di sette giorni.
L'intervento congiunto operato da carabinieri e finanzieri è valso ad evitare che nella rissa venissero coinvolte altre persone e che la lite degenerasse portando con sè ben più gravi conseguenze. Nessuno dei militari intervenuti per riportare la calma tra i litiganti ha dovuto fare ricorso ai sanitari delle strutture ospedaliere.
L’episodio è rimasto isolato (la lite non si è estesa con il coinvolgimento di altri ospiti della struttura) e, nel complesso, stando a quanto riferito dai carabinieri in una nota diffusa ieri mattina, non si è alterato l'equilibrio in termini di ordine e di sicurezza pubblica all'interno del centro di accoglienza. I cinque extracomunitari non risultano avere precedenti penali sulle spalle.
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