NOTO. «Non è accettabile che il nostro territorio venga penalizzato da scelte insensate e inopportune». Le lunghissime e snervanti code nel tratto autostradale che collega il capoluogo a Noto e Rosolini continuano a far saltare i nervi ai tantissimi automobilisti che lo percorrono. Ma, cosa ancora più grave, anche ai sindaci dei centri più a sud della provincia che, a seguito del continuo caos, vedono vanificati gli sforzi fatti e le risorse economiche investite per attrarre turisti. È la stoccata ferma e decisa di Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, che non ha alcuna esitazione a puntare l’indice ”contro coloro - e sono tanti - che con il loro assurdo silenzio e la loro noncuranza danneggiano l’immagine di una città che da anni continua a investire nel settore del turismo”. L’allarme è per quelle ”code estenuanti e interminabili a causa della presenza di caselli autostradali del tutto inopportuni, inadeguati e pericolosi”. Per nulla incoraggiante il quadro a tinte forti consegnato dal sindaco di Noto. «Tutto questo succede mentre la stagione estiva è nel suo punto più alto - dice con una punta di amarezza Bonfanti -, e dopo che le amministrazioni locali per lunghi mesi si sono impegnate, investendo anche tanto danaro, a mettere su e concretizzare le adeguate e opportune strategie per attrarre turismo. Il risultato? Rischiamo di vedere frustrato tutto quanto realizzato per la presenza di lunghissime code nell’unico tratto autostradale che collega Catania con Siracusa e ancora più giù fino a Rosolini e viceversa. Le carovane di turisti che si spostano per visitare il nostro territorio sono costrette per far ritorno a casa a lunghissime code che, in parte, rendono vano quanto di positivo e di bello ha potuto offrire loro l’estremo lembo di questa magica Sicilia orientale». E allora? Chiara la risposta del sindaco di Noto: ”È ora di dire basta - dice Bonfanti -, non è concepibile che questo nostro territorio continui ad essere penalizzato con decisioni che anziché agevolare e migliorare i collegamenti viari finiscono per peggiorarli. O si provvede a rendere operativi i caselli, ma in questo caso il servizio a pagamento deve garantire una viabilità degna di tale definizione con annessi servizi, oppure si permetta alla gente di transitare senza strozzature, pericoli e disperazione, così da non mortificare il lavoro di chi crede nel valore di una terra ricca di innumerevoli e variegate bellezze, attrattori principali di un turismo di qualità”.
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