SIRACUSA. Centocinquanta interventi negli ultimi quattro giorni. Il pronto soccorso dell'«Umberto I» è piena emergenza di personale con due medici e quattro infermieri in turno. Fino a ieri la situazione in alcune ore in particolare nel primo pomeriggio, è stata di pieno caos. Ma a suscitare proteste e disagi sono state anche le condizioni dell'unica sala di attesa dove chi può, trova posto in una delle sedie peraltro danneggiate e la maggioranza dell'utenza è costretta ad attendere anche in piedi. Condizioni aggravate anche dalla presenza di decine di utenti che in "codice bianco" hanno congestionato le attività del pronto soccorso. Per questo il nuovo direttore dell'Asp, Salvatore Brugaletta ha già avviato la riorganizzazione del pronto soccorso con la scomparsa dell'attesa dei pazienti lungo il corridoio e non l'eliminazione dello sportello per la registrazione. In base a questo piano riorganizzativo, l'utente che arriva all'unità di emergenza del presidio di via Testaferrata entrerà direttamente nella saletta del "triage" dove viene assistito dal personale sanitario del reparto e registrato. Vengono analizzati i parametri e gli viene assegnato il codice di emergenza, bianco, giallo, verde o rosso. Un cambiamento che arriva a poco più di mese dall'insediamento del nuovo direttore generale dell'Asp che aveva da subito sottolineato le criticità del reparto, dopo un'ispezione notturna. Per Brugaletta, infatti, uno dei primi interventi da attuare nella struttura ospedaliera è proprio la riorganizzazione dell'unità di emergenza, che arriva a registrare ogni anno circa settantamila accessi. «Si tratta di un primo intervento - spiega Brugaletta - per avviare soluzioni all'interno del reparto. La prima opera da completare all'Umberto I è proprio relativa al miglioramento delle attività del pronto soccorso, ma gli interventi non sono terminati: c'è in previsione anche lo spostamento del punto di primo intervento che verrà messo all'Umberto I e che attualmente è all'ospedale Rizza. Abbiamo intenzione di liberare alcuni spazi come le stanze del caposala che verrà destinata ad essere una di quelle dedicate al punto di primo intervento che accoglierà esclusivamente i codici bianchi, consentendo così un deflusso delle attività del pronto soccorso. Prevediamo di intercettare così almeno 10 mila interventi solo per i codici bianchi. Contiamo di completare entro il 30 settembre questa operazione di ampliamento dei locali che per forza di cose dovrà essere effettuata con il pronto soccorso operante». La nuova rivoluzione prevista da Brugaletta prevede che per i codici bianchi l'ingresso degli utenti direttamente nella sala del "triage" ad attendere all'esterno sono solo i familiari.