SIRACUSA. Un’unica fila lunga quasi cinque chilometri. La domenica del fine settimana più caldo dell’estate ha visto ancora una volta centinaia di automobilisti incastrati tra le corsie dell’autostrada per Gela, in attesa per ore prima di poter fare rientro in città.
L’asse viario è ormai una sorta di calvario per chi cerca di raggiungere la zona Sud o fa rientro in città dopo aver trascorso una giornata al mare. Una delle “croci” è la barriera di Cassibile, teatro non solo di numerosi incidenti, uno dei quali ha coinvolto il presidente della Regione Rosario Crocetta e il suo staff, ma anche delle lamentele e dei disagi di chi da anni ormai fa i conti con un asse viario mai finito del tutto e rimasto sempre un cantiere a cielo aperto. A protestare in maniera vibrata contro questa situazione surreale, se si pensa soprattutto all’intenzione del Cas, il Consorzio autostrade siciliane, di introdurre il pedaggio è Massimo Milazzo, capogruppo di «Articolo 4» in consiglio comunale. «Ho personalmente assistito a scene da film – ha dichiarato Milazzo – davanti a una catena di auto in coda da Avola a Cassibile». Il consigliere comunale pone l’accento sulle condizioni di sicurezza dell’autostrada. «In quella situazione, davanti a quella catena di macchine – sostiene Milazzo – mi chiedo cosa sarebbe successo se qualcuno si fosse sentito male. Penso a una persona anziana o a una donna incinta. Di fatto, solo con un elicottero si poteva intervenire».
Quanto accade lungo la Siracusa-Gela è al centro di polemiche da settimane visto che quasi quotidianamente ci sono code infinite a causa delle deviazioni e della mancata apertura dei varchi della barriera di Cassibile. Il deputato regionale del Nuovo Centrodestra, Enzo Vinciullo, ha anche chiesto le dimissioni dei dirigenti del Consorzio sollecitando un intervento del prefetto. Milazzo, dal canto suo, chiama in causa il sindaco Giancarlo Garozzo. «La barriera di Cassibile ricade nel nostro territorio – sostiene il consigliere comunale – e il sindaco deve intervenire perché qui è in gioco la sicurezza dei cittadini. Si tratta di un problema che richiede un fronte comune di tutta la classe politica siciliana, al di là del partito di appartenenza».
Il consigliere di «Articolo 4» avanza poi una richiesta radicale. «Il casello di Cassibile va abbattuto – sostiene Milazzo – perché è stato realizzato male e vorrei anche saperne di più su chi ha autorizzato un progetto di questo tipo rilasciando i pareri». L’esponente di «Articolo 4» interviene poi sulla decisione del Cas di introdurre entro la fine dell’anno il pedaggio lungo l’autostrada che oltre a non essere stata completata presenta numerose carenze anche nei tratti dove da poche settimane sono stati completati gli interventi di sistemazione del manto stradale. «È chiaro – ha concluso Milazzo – che si potrà parlare di pagamento solo quando avremo una vera autostrada. Adesso di certo non è così». Sulla vicenda è intervenuto anche Stefano Munafò, segretario provinciale della Uil. «L’unica strada da percorrere - ha dichiarato Munafò - è aprire anche gli altri varchi a Cassibile perchè è inaccettabile quanto accade lungo l’autostrada».