PRIOLO. Lavori che restano ancora fermi al palo per la realizzazione della foresteria, del museo naturalistico e dell’aula congressi nell’ex caseggiato dell’Espesi, la fabbrica che produceva bromo che si trova lungo il litorale di Marina di Priolo. Il progetto dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni è ormai esecutivo, ma resta in attesa del decreto di finanziamento da parte dell’assessorato regionale all’Ambiente. L’importo complessivo dei lavori è stato fissato in 810 mila euro ed erano finanziati attraverso le risorse tratte dai fondi del piano operativo Fesr 2007-2013. Un ulteriore fondo su cui sta lavorando l’amministrazione comunale, secondo quanto confermato dal sindaco Antonello Rizza, sarà destinato alla rimozione di una linea elettrica inattiva che si dirama nell’area compresa tra la riserva naturale delle Saline di Priolo e la penisola Magnisi. «I fondi dovranno essere rifinanziati - ha detto il sindaco di Priolo - abbiamo già presentato l’intera documentazione alla Regione ed al ministero dell’Ambiente. Occorreva una variante al progetto iniziale che è stata prodotta adesso attendiamo la decretazione delle risorse da parte della Regione. Il 3 settembre nel corso della riunione con i rappresentanti dell’assessorato regionale all’Ambiente, relativa all’avvio del cronoprogramma sulla ripresa dei lavori di bonifica del campo di calcio di contrada Ex Feudo, chiederemo di accelerare i tempi anche per questo progetto che riguarda la riqualificazione dell’ex Espesi». I tempi per realizzare gli interventi sono fissati in 10 mesi dal momento della consegna alla ditta incaricata dell’appalto. Il coordinamento del progetto è stato affidato alla Lipu, la lega per la protezione degli uccelli, che ha il suo responsabile in Fabio Cilea. «Abbiamo presentato tutti gli atti necessari insieme con l’amministrazione comunale di Priolo - ha detto Cilea - e siamo in attesa della decretazione dei fondi da parte dell’assessorato regionale. Dopo questo atto occorrerà la registrazione alla Corte dei conti e l’avvio della gara d’appalto con l’affidamento dell’opera». I tempi originariamente previsti per la fine dei lavori erano originariamente fissati per fine giugno del 2015, ma è prevedibile che la scadenza venga prorogata, anche in considerazione della possibilità che i fondi potrebbero essere inseriti nel piano operativo Fesr 2014-2020. Accanto a questo progetto resta poi d’attualità il piano per la bonifica della parte della riserva sottoposta a sequestro dallo scorso giugno. «È stato approvato l’attestato di rischio dal Dipartimento regionale per l’acqua e i rifiuti - ha spiegato Cilea - attendiamo adesso che il ministero definisca tempi e modalità della bonifica nell’area». (*VICOR*)
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