SIRACUSA. Qualcuno ha portato via un sellino, qualcun altro i pedali o le ruote. C’è poi chi ha scelto invece il pacchetto completo: l’intera bici. Nulla di particolare se non fosse che il ”supermarket” improvvisato è quello del servizio «Go bike». In città, infatti, non ci sono solo i totem dei nuovi bus navetta abbattuti, o le scritte sul Monumento ai caduti o ancora i rifiuti gettati dovunque, anche dalle auto in corsa. A tutti questi aspetti, lontani da una «Siracusa d’amare», si sono aggiunti con costanza quasi quotidiana gli atti vandalici e i furti ai danni del servizio rilanciato dall’amministrazione comunale nel mese di maggio. Da allora sono passati meno di tre mesi e sono dodici le bici che mancano all’appello e sessanta quelle vandalizzate. Numeri impietosi che lasciano con poche parole anche il sindaco Giancarlo Garozzo.
«Purtroppo facciamo i conti con questi episodi - ha dichiarato il primo cittadino - e stiamo cercando di contrastarli ma non è facile perché registriamo continuamente atti di teppismo fatti spesso solo per il gusto di distruggere». Nei primi tre mesi, a fronte di tante persone che si vedono circolare con le bici messe a disposizione dal Comune, c’è stato così qualcuno che ha pensato bene di portarsele a casa oppure di danneggiarle o ancora di rubare solo qualche pezzo. «Abbiamo visto di tutto - ha continuato il primo cittadino - pezzi delle bici portate via o mezzi danneggiati». Quando il servizio è stato rilanciato sono state messe a disposizione 120 bici in 10 stazioni presenti in tutta la città e in particolare nel centro storico di Ortigia. Per invogliare i cittadini all’utilizzo del servizio, e lasciare così a casa le proprie auto, sono stati ridotti i prezzi delle tessere necessarie all’utilizzo delle due ruote e sono stati anche aumentati i punti vendita presenti adesso accanto a tutte le dieci stazioni. Un sistema rinnovato che, almeno fino a questo momento, non è però riuscito a fermare i vandali e i ladri.
Il Vermexio, in questo momento, sta cercando di fare fronte con gli altri mezzi che erano stati originariamente messi a disposizione dalla città. «Fortunatamente abbiamo altre bici - ha aggiunto Garozzo - ma è chiaro che non si può continuare così perché non possiamo sostituire continuamente i mezzi danneggiati o rubati». A nulla, almeno fino a questo momento, sembrano essere servite le telecamere che sono state installate nelle stazioni presenti nel territorio urbano. «Monitoriamo i vari punti con il servizio di videosorveglianza - ha continuato il primo cittadino - ma non è semplice riuscire a individuare i responsabili di questi atti di vandalismo». Da parte del primo cittadino arriva proprio per questo un invito ai cittadini. «Nonostante così tanti episodi di teppismo e tutti questi furti - ha concluso Garozzo - noi non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci o di fermarci. Contiamo anche sulla collaborazione dei cittadini perché la città è di tutti e siamo noi i primi che dobbiamo fare di tutto per prendercene cura. In questo giocano un ruolo fondamentale anche le famiglie perché un genitore che magari si vede spuntare il figlio con la bici del Comune a casa deve porsi degli interrogativi».
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