SIRACUSA. Sì alle quattro rate per la tassa sui rifiuti ma soprattutto un duro botta e risposta tra il segretario provinciale del Pd Carmen Castelluccio e il sindaco Giancarlo Garozzo. È ormai un rapporto in cancrena quello tra il primo cittadino e una parte del partito. E i dissidi sono sfociati nell'ennesimo screzio in aula con Castelluccio che ha criticato duramente non solo molti aspetti del piano finanziario presentato dalla giunta ma ha anche attaccato il sindaco per «un metodo che non condivido rispetto a un provvedimento lacunoso». Il segretario provinciale del Pd, che su alcune carenze e lacune si è detta d'accordo con Fabio Rodante di «Articolo 4», ha poi annunciato la propria astensione dal voto, schierandosi in questo caso con l'opposizione, parlando di «un malessere che ha bisogno di una inversione di tendenza». Rivolta ai colleghi della maggioranza li ha poi accusati «di dimenticare facilmente» mentre sulla «Tari» ha evidenziato come «ci troviamo davanti a un tributo che lede notevolmente le tasche dei cittadini e di fronte a un tributo così alto non si possono sopportare carenze nel servizio così gravi». La risposta del sindaco non si è fatta attendere ed è stata a tono. «La mia giunta non è prigioniera né del Pd né di altri partiti politici - ha dichiarato Garozzo - e certamente non mi faccio rallentare dai problemi del Pd». Poi la risposta diretta a Castelluccio. «Non capisco di quale metodo si parli - ha detto il primo cittadino - visto che su questo provvedimento così come sugli altri ho fatto una riunione con i capigruppo, ho illustrato le nostre scelte e ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste». Per quanto riguarda la «Tari», l'aula approvando il piano finanziario presentato dalla giunta, con l'astensione di Castelluccio, Gaetano Firenze, passato al gruppo misto, Cetty Vinci e Roberto Di Mauro, ha dato il via libera anche alla rateizzazione in quattro rate e alle scadenze fissate dall'esecutivo. I termini per il pagamento della tassa sui rifiuti sono il 15 ottobre, il 30 novembre, il 28 febbraio e il 30 aprile. Di fatto è stata accettata la proposta presentata della giunta ed arrivato un no per chi chiedeva una dilazione in sei rate, come Salvo Cavarra, Cristina Merlino e Gaetano Favara di «Amarla per cambiarla» e Cetty Vinci della «Lista Mangiafico». Per quanto riguarda il dibattito in aula le accuse più dure sono arrivate da Rodante. «Ci sono innumerevoli criticità e carenze - ha dichiarato l'esponente di ”Articolo 4” - tanti disagi, anche in zone centrali della città e soprattutto aspetti poco chiari sull'utilizzo dei fondi». Vinci ha parlato di «un servizio che non risponde alle esigenze dei cittadini» mentre per Salvo Sorbello di «Articolo 4» «il provvedimento non è trattabile perché non è stato esaminato dalla commissione Servizi». «Questo piano - ha dichiarato Firenze - poteva essere votato in un altro momento. Stiamo approvando uno schema generale poco chiaro». Accuse al sindaco anche da Enrico Lo Curzio di «Sel» per «la mancanza di confronto» mentre Cavarra ha chiesto «una severa lotta all'evasione con la creazione di una task force». Da Alberto Palestro, Pippo Impallomeni e Chiara Catera di «Siracusa democratica-Popolari per l'Italia» era invece arrivata la proposta di dilazionare i pagamenti in 5 rate. Il sindaco ha poi chiuso il dibattito ricordando «che l'amministrazione sta facendo bandi per tutti i servizi e le proroghe non le abbiamo certo fatte noi. Sui costi per la gestione dei rifiuti influiscono molto i costi del trasporto in discarica dopo la chiusura di Costa Gigia». L'aula ha poi approvato anche il prelievo da un milione di euro per la gestione del servizio idrico.
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