LENTINI. «Un uomo che amava il lavoro e la famiglia. Non può essere morto Alfredo. È tutto un sogno». Si asciuga le lacrime Giovanni, un amico di Alfredo Formica, il quarantacinquenne infermiere lentinese morto, domenica mattina, nel tragico incidente stradale avvenuto sulla provinciale «57 Brucoli - Carlentini», vicino l’ingresso del villaggio Baia del Gambero, in territorio di Augusta, dove si è scontrato con la sua Peugeot «106» contro un fuoristrada condotto da A.V., 31 anni, imprenditore di Lentini, che viaggiava in direzione di Brucoli. «Ho incontrato Alfredo - ha detto Giovanni, un collega di Lentini - durante un momento di relax a Lentini, ora ho saputo della tragica notizia. Sono triste era un uomo solare». La vittima, primo di tre fratelli e una sorella, ha dedicato la sua vita tra lavoro e famiglia.
«Era un uomo gioviale - ha detto Giuseppe, un anziano che abita di fronte all’abitazione della famiglia - e pensare che non c’è più mi rattrista. Conosco la famiglia da oltre quarant’anni. Una famiglia cordiale che non ha mai dato problemi». La notizia della morte del figlio è arrivata come un fulmine a ciel sereno in casa di Salvatore Formica, il padre di Alfredo. L’intera famiglia, gli amici e i parenti sono rimasti distrutti dal dolore per la perdita di Alfredo che lascia la moglie Angela e un bambino di cinque anni. Un uomo ricordato dagli amici, che si sono stretti attorno ai fratelli e ai genitori, come ”pieno di vita e solare”.
L’abitazione di via San Francesco d’Assisi e a pochi passi dalla chiesa della Santissima Trinità nel quartiere Badia è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri, in attesa che il magistrato firmasse il nulla osta per la restituzione della salma ai parenti. Via libera che è arrivato in serata. I funerali si svolgeranno domani alle 9,30 nella chiesa di Sant’Antonio. Intanto i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Augusta hanno riascoltato il conducente del fuoristrada ed effettuato un sopralluogo al chilometro 12 della provinciale Brucoli - Carlentini per ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente mortale.
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