SIRACUSA. La pioggia del pomeriggio ha fatto saltare qualche appuntamento, ma la mattinata è stata tutta un trionfo di canti, balli, incontri, sport, colori ma soprattutto partecipazione. I siracusani, perchè a partecipare non sono stati solo i residenti della Borgata, sono stati protagonisti attivii, e soprattutto numerosi, del primo Decoro day nel quartiere Santa Lucia. Una manifestazione che ha visto la presenza del sindaco Giancarlo Garozzo a cui è toccato il compito di riattivare la fontana di piazza Cuella. Un gesto simbolico ma che come sottolineato dall’assessore Paolo Giansiracusa conteneva un significato ben preciso: «Riavviamo la città». E il caso ha voluto che la giornata alla Borgata fosse accompagnata dalla soddisfazione dell’amministrazione per il via libera in consiglio comunale, appena la sera precedente, del regolamento sul Decoro urbano. Uno strumento che arriva dopo 144 anni dall’ultimo datato 1870. Come sottolineato dal dirigente comunale Giuseppe Prestifilippo. Giansiracusa ha sottolineato come il regolamento sia stato definito coinvolgendo il più possibile i vari ambiti della città. L’obiettivo resta quello di «avere una città più bella, ordinata, pulita». Allontanando definitivamente il concetto che spazio pubblico significa spazio abbandonato e senza tutela. E ognuno in questo senso è chiamato a fare la propria parte, dal ristoratore al commerciante, dall’artigiano al condòmino. E quella di ieri alla Borgata, presente anche l’assessore regionale all’Ambiente Mariarita Sgarlata, oltre ad altri esponenti della giunta comunale, può essere considerata come una ”prova generale” su cosa si intende per decoro cittadino, senso civico e amore per la città. «La cosa che ci lascia molto soddisfatti - ha detto il sindaco Garozzo - è l’incredibile partecipazione della gente e l’amore per la propria città che continua a crescere di giorno in giorno. Noi siracusani stiamo cambiando». «L’approvazione del regolamento sul decoro urbano - ha detto Sgarlata - è una svolta epocale per Siracusa e un esempio assolutamente da seguire». P.L.