AVOLA. «Politiche oculate e incentivanti di raccolta rifiuti in corso». Sembra essere questo il messaggio e l'obiettivo che l'amministrazione comunale di Avola sta perseguendo in questi giorni, nonostante le difficoltà in cui è stata costretta dopo che la Regione ha disposto lo spostamento del sito di conferimento dei rifiuti da contrada Costa Gigia di Augusta e contrada Coda di Volpe in provincia di Catania, con conseguente aggravio di costi per il servizio. Fatto che l’assessore all’Ecologia, Sebina Caruso, considera in maniera critica, «l'ennesima mancanza da parte della Regione di attenzionare le reali problematiche di spesa dei Comuni. Invece continuiamo ad aspettare un piano regionale dei rifiuti che dovrebbe regolamentare la situazione».
Da qui la decisione degli amministratori di Avola di continuare in proprio a programmare e progettare soluzioni pratiche per il conferimento delle diverse tipologie di rifiuti, con l'intento di aumentare la raccolta differenziata. Le soluzioni ambientali che l'amministrazione sta mettendo in atto sono due. La prima soluzione riguarda la realizzazione del «Centro comunale di raccolta», il cui progetto è stato già acquisto dal disciolto consorzio dell'Ato-rifiuti, che ne ha bloccato la realizzazione per anni e che l'amministrazione sta portando avanti con il completamento degli ultimi atti burocratici sospesi al Genio Civile.
La seconda soluzione è quella del progetto «C.r.c-L'Eco», acronimo di Centro raccolta comunale-Laboratorio ecologico del cittadino operativo, che si inserisce tra le iniziative del progetto «Sap» (Smart Avola Planing). Il progetto già definito con l'impegno di spesa di circa 85 mila euro, prevede e riguarda un primo centro di raccolta per il cittadino che vuole conferire e vuole essere premiato. «Per questo il progetto Sap, - spiega l'assessore all'Ecologia Sebina Caruso - siamo pronti a procedere con un bando di gara per la realizzazione. Il centro comunale sarà provvisto di attrezzature, compattatori per la plastica, l'alluminio e la frazione organica Rsu, scarrabili grandi per i rifiuti del tipo legno e ingombranti non pericolosi, nonché una postazione informatica per il cittadino. Al cittadino che conferisce la differenziata, corrisponderà una premialità che verrà detratta dalla Tarsu».