SIRACUSA. Il bando per l'appalto del servizio di igiene urbana è ormai pronto». Nel giorno in cui si attendeva la decisione del consiglio comunale sul regolamento della «Tari», la tassa sui rifiuti, è stato il sindaco Giancarlo Garozzo a dare l'annuncio più importante. Nel corso della lunga discussione, segnata soprattutto nelle prime fase da polemiche e scontri, alcuni anche molto forti, il primo cittadino ha annunciato il passo avanti fatto nel cammino che dovrà portare ad affidare il servizio di igiene urbana e a mettere fine all'era delle proroghe all'Igm, la ditta che gestisce attualmente la raccolta e il conferimento dei rifiuti. «Il capitolato d'appalto - ha dichiarato Garozzo - è ormai pronto, mancano solo pochi dettagli ma gli uffici già nei prossimi giorni completeranno l'iter di approvazione». Dopo il sì della Regione al piano che traccia le linee guida del servizio, il completamento del capitolato è l'ultimo tassello prima di poter procedere all'appalto. «Per quanto di nostra competenza - ha continuato il primo cittadino - velocizzeremo quanto possibile tutti i passaggi da compiere anche perché il nuovo bando ci consentirà finalmente di dare una svolta anche alla raccolta differenziata».
Proprio la differenziata è stata la ”miccia” che ha acceso le polemiche nell'assemblea presieduta da Leone Sullo. A scatenare le critiche dell'opposizione è stata la mancanza di agevolazioni legate alla differenziata e le parole dell'assessore comunale al Bilancio, Santi Pane, che ha spiegato come ”pur essendoci una crescita nella percentuale di raccolta differenziata, in questo momento siamo a un livello che non consente all'amministrazione di avere introiti significativi”. «L'amministrazione - ha attaccato Salvo Sorbello di ”Progetto Siracusa-Articolo 4” - deve a questo punto chiarire quanto ci costa la differenziata, come la stiamo facendo e come sia possibile che un assessore della giunta dica che non esiste questo sistema in città». Critiche sono arrivate anche da Fabio Rodante, anche lui di ”Progetto Siracusa-Articolo 4”. «Ritengo sia una anomalia - ha detto Rodante - approvare un regolamento senza conoscere il piano finanziario. In questa maniera non sappiamo quali siano i costi da coprire. Registro anche che l'amministrazione è intenzionata a non mettere in atto il percorso rifiuti zero». In aula c'è poi stato una lunga discussione sul metodo di votazione degli oltre 130 emendamenti presentati e a strigliare i consiglieri è stato il direttore generale Vincenzo Migliore che ha stigmatizzato ”questo modo di lavorare che non è di certo il modo migliore per portare avanti l'attività”. «L'amministrazione - ha sostenuto Salvo Cavarra, capogruppo di ”Amarla per cambiarla” - ha tagliato già i costi, contrariamente a quanto fatto dalle precedenti giunte». Sul tributo è intervento anche il sindaco. «Grazie ai tagli e alla rimodulazione delle spese - ha confermato il primo cittadino - abbiamo potuto tagliare i costi di tre milioni di euro che equivalgono a una riduzione del 10 per cento. Abbiamo anche previsto molte agevolazioni sia per le famiglie che per le imprese, come ad esempio la possibilità per chi apre una nuova attività di non pagare il tributo per due anni».