NOTO. Rischierebbero la chiusura l’ospedale «Rizza» e il presidio di Noto. È quanto prevedrebbe il «Patto per la salute» disposto dal governo nazionale che taglia gli ospedali di tutta Italia con meno di sessanta posti letto. Un provvedimento che per la Sicilia arriverebbe come una «scure». Ancora non è definitivo ma sarebbe al vaglio del governo per l’approvazione definitiva prevista entro il mese di giugno. Ma il documento, come sostiene il deputato regionale Vincenzo Vinciullo non troverebbe applicazione nell’Isola, in quanto essendo una Regione a statuto speciale, ha poteri esclusivi anche a livello sanitario ”per trovare applicazione – osserva Vinciullo – dovrebbe essere recepito dalla Regione”. Inoltre con la rimodulazione della rete ospedaliera e con l’accorpamento in un’unica struttura per il presidio «Avola-Noto», verrebbe meno la possibilità di una chiusura, essendo due ospedali riuniti. Il «Rizza» invece, sottolinea Vinciullo, ”è parte integrante dell’ospedale cittadino e non ha senso chiuderlo anche nell’ottica della costruzione del nuovo ospedale in città – aggiunge -. Inoltre al Rizza ci sarà la Radioterapia e diventerà quindi una struttura fondamentale per l’assistenza di alcune patologie specifiche”.
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