GELA. Un miliardo e duecento milioni di euro per completare l’autostrada E45, ovvero la Gela-Siracusa. L’idea è di ricorrere al piano infrastrutturale 2014-2020 e attingere ai fondi europei. Ieri, sindacati e cinque sindaci si sono dati appuntamento sullo svincolo autostradale di contrada Farello, dove hanno firmato un accordo per costituire un contratto di lavoro e accelerare le procedure per il completamento dell’importante infrastruttura. Per la Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, è questa l’ultima possibilità per realizzare concretamente l’asse stradale dopo 40 anni dalla sua progettazione. L’ultimo stralcio approvato permetterà di collegare il capoluogo aretuseo con il comune di Comiso e il suo aeroporto. Il resto della E45 è solo un progetto cartaceo. Mancano anche gli espropri delle aree per giungere allo svincolo di contrada Farello. Il protocollo d’intesa è stato firmato da Angelo Fasulo e dai sindaci di Butera, Niscemi, Vittoria e Acate. Entro i prossimi trenta giorni si costituirà un comitato di lavoro con il compito di monitorare ogni procedura che riguardi il progetto e i finanziamenti per il completamento dell’autostrada con particolare attenzione alle eventuali criticità. L’iniziativa è stata promossa in città delle sigle locali, con in testa i segretari Franco Cosca, Ignazio Giudice, Francesco Iudici e Diego Strazzanti. Il sit-in ha richiamato l’attenzione di numerosi imprenditori locali e degli esponenti sindacali delle segreterie regionali, Franco Tarantino (Fillea), Santino Barbera (Filca), Maurizio Bertolone (Ance Caltanissetta).
«Non si può solo investire in favore delle regioni del nord Italia – spiega Tarantino, segretario Fillea Cgil – che grazie al governo nazionale hanno l’80 per cento delle somme. Il rapporto, oramai, è di otto a due. In quest’area, giunge meno dello 0,5 per cento di tutte le risorse. È indispensabile completare il tratto che conduce da Comiso a Gela per lo sviluppo del settore energetico e serricolo di questa terra. Abbiamo l’ultima possibilità per accedere ai fondi europei per lo sviluppo infrastrutturale inserendolo nel piano di programmazione 2014-2020».
«Quest’arteria, se completata – aggiunge Barbera, Filca Cisl – riuscirebbe a collegare in maniera molto più semplice i due importanti poli industriali di Gela e Siracusa, senza dimenticare la fascia del ragusano votata alla zootecnia«. «Sono un sostenitore dell’autostrada Gela Siracusa – spiega Carmelo Turco, presidente Confindustria Centro Sicilia – per le ovvie ricadute occupazionali ma per uno sviluppo nel campo del commercio e del turismo. L’Anas ci dovrà spiegare perché la progettazione parte sempre da Siracusa. Unire i due poli industriali è fondamentale».
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