ROSOLINI. Il consiglio comunale vota la rateizzazione del saldo Tares ma non è mancata la sorpresa in aula. Una seduta rovente, durata più di cinque ore, quella che si è svolta venerdì sera con la maggioranza che sostiene il sindaco Calvo che ha incassato l’appoggio dei due consiglieri di «Territorio e Sviluppo», Corrado Gennuso e Elena Armenia, che hanno votato prima la proposta di rateizzazione formulata dal consigliere Franco Arangio e, successivamente, la collocazione delle «casette dell’acqua» che sarà gestita da privati in quattro punti della città.
A portare in aula la proposta di rateizzazione era stata l’idea, espressa in fase di commissione, del consigliere Giovanni Spadola ma, nel corso delle discussioni, sono state due le proposte venute fuori dai consiglieri. La prima, quella del consigliere di maggioranza Franco Arangio, che prevede la possibilità di rateizzare con sette rate le bollette da 70 a 499 euro, 10 rate per le bollette da 500 a 2000 euro, 16 rate per gli importi da 2001 a 5000 euro, e 20 rate per gli importi da 5001 a 20000 euro. L’altra proposta, invece, espressa dal consigliere «Indipendente» Saro Cavallo prevedeva la rateizzazione di 10 rate per le utenze domestiche e la dilazione fino a tutto il 2015 delle utenze non domestiche. Quest’ultima proposta è stata bocciata con nove voti favorevoli e 11 contrari. «Con la proposta espressa da Franco Arangio -ha detto il sindaco Corrado Calvo-, abbiamo agevolato più di 2.200 famiglie e le attività commerciali che avranno la possibilità di dilazionare il pagamento del saldo Tares fino ad ottobre del 2015. Ci prendiamo le nostre responsabilità ma non potevamo che procederecosì per venire incontro alle famiglie». Di «trasformazione genetica della maggioranza» ha parlato, invece, il consigliere Piergiorgio Gerratana. «Bisogna intanto chiarire che se oggi si sta discutendo di rateizzazione è grazie al problema posto in commissione dal consigliere di opposizione Giovanni Spadola. Per noi la rateizzazione migliore era in ogni caso quella proposta in aula dal consigliere Cavallo e perché questo oggi bisogna spiegare alla città perché due esponenti di opposizione hanno deciso di sostenere la maggioranza». A rispondere lo stesso Gennuso: «Il fatto che non abbiamo votato con la minoranza non vuol dire che siamo con la maggioranza. Non sopportiamo l’ostruzionismo ma cerchiamo di essere responsabili con una opposizione costruttiva». FER. PE.