SIRACUSA. Delibere «autocratiche» tutt’altro che «trasparenti». È la dura accusa lanciata dai consiglieri comunali di «Progetto Siracusa», Fabio Rodante, Massimo Milazzo e Salvo Sorbello, nei confronti del Vermexio. I tre esponenti di opposizione dell’assemblea cittadina puntano il dito contro alcune scelte effettuate dalla giunta guidata da Giancarlo Garozzo e legate in particolare alla nomina degli avvocati che difendono il Comune nelle aule di tribunale.
L’atto di accusa dei tre consiglieri di «Progetto Siracusa» è chiaro e riguarda tutti gli altri incarichi professionali affidati dall’esecutivo in questi primi sei mesi di attività. «Nonostante il nostro invito a osservare regole trasparenti e meritocratiche - hanno dichiarato Milazzo, Rodante e Sorbello - la giunta affida la difesa dell’ente attraverso delibere autocratiche».
In più di una occasione, compresi provvedimenti molto delicati per il Comune come quelli legati a «Open Land» e «Sai 8», l’amministrazione ha infatti deciso di ricorrere a legali esterni a quelli presenti nell’ufficio comunale, diretto da Salvatore Bianca. Per Rodante, Milazzo e Sorbello «la giunta municipale dovrebbe istituire un albo pubblico di avvocati di fiducia ai quali affidare il contenzioso applicando criteri trasparenti e meritocratici di selezione». Ed è proprio attraverso un albo che «possono essere garantite la trasparenza nelle scelte e la competenza degli avvocati chiamati poi a sostenere la difesa del Comune davanti le autorità giudiziarie». Della gestione dell’ufficio Legale, nelle scorse settimane, si è occupata anche la commissione Contenzioso del Comune che ha anche incontrato il sindaco Giancarlo Garozzo. «Chiediamo - hanno continuato Milazzo, Rodante e Sorbello - l’elaborazione di un regolamento pubblico che potrebbe garantire le condizioni, anche economiche, dei singoli incarichi, i requisiti di esperienza e di competenza necessari, le modalità ed i termini delle prestazioni professionali. Oggi invece non si conoscono i criteri di scelta della giunta municipale. Noi auspichiamo, invece, anche a nome di tanti avvocati, il coinvolgimento degli organi di rappresentanza della categoria perchè la condivisione nella scelta dei professionisti, nel caso in cui l’ufficio legale fosse oberato di lavoro o si ritenesse opportuna una collaborazione esterna, garantirebbe la bontà della scelta».
Per questa ragione l’istituzione di un albo pubblico «è invocata da tutti i professionisti che negli anni si sono resi disponibili a partecipare anche a selezioni pubbliche, mai indette a Siracusa». La proposta dei tre consiglieri di «Progetto Siracusa» approderà così in consiglio comunale. «Il sindaco e l’assessore comunale al Contenzioso, Santi Pane - hanno concluso i tre consiglieri comunali - devono rendere pubblici i criteri che hanno portato alla scelta degli avvocati che difendono l’ente. Ci auguriamo si apra un confronto sereno in maniera tale da fugare ogni dubbio sull’eventuale applicazione di metodi clientelari.