SIRACUSA. «Bisogna lavorare da subito per il 2015 per farci trovare pronti all’appuntamento con l’Expo». È l’associazione «Noi albergatori», guidata da Giuseppe Rosano, che torna a fare sentire la propria voce chiedendo ancora una volta all’amministrazione comunale «di lavorare insieme per migliorare l’offerta ai turisti». Il presidente dell’associazione che riunisce molti degli albergatori presenti sul territorio spiega come «nel 2013, da uno studio che abbiamo effettuato, ci sia stato un incremento delle presenze dell’1,80 per cento rispetto al 2012». Un dato questo da esaminare con attenzione. «L’incremento - ha detto Rosano - si è verificato grazie alle presenze degli stranieri che hanno compensato il calo negli arrivi degli italiani. Sotto questo fronte, infatti, abbiamo registrato un calo del 3,4 per cento». Guardando all’anno in corso, il presidente dell’associazione «Noi albergatori» spiega che «il perdurare della crisi economica farà probabilmente registrare un nuovo calo nelle presenze degli italiani». Proprio per questa ragione il lavoro da fare «deve essere diretto ad attrarre i turisti stranieri». «Stiamo lavorando - ha continuato Rosano - su mercati come quello russo e quello cinese. L’obiettivo più importante, per il quale bisogna lavorare fin da adesso è però l’Expo 2015 che porterà in Italia centinaia di migliaia di visitatori. Il nostro obiettivo deve essere quello di attrarre quante più persone possibili e ”costringerle” a venire a visitare la Sicilia». Un lavoro da effettuare in sinergia con l’amministrazione comunale. «Noi dobbiamo pensare ad attrarre i turisti - ha continuato Rosano - ma è chiaro che il Comune deve adoperarsi per migliorare l’offerta e i servizi per chi viene nella nostra città. Sotto questo punto di vista ribadiamo ancora una volta la nostra disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale». Sibillino il commento sulla tassa di soggiorno. «È stata introdotta con la tempistica sbagliata - ha concluso il presidente di ”Noi albergatori” - e bisogna anche considerare che in questo momento il 60 per cento degli alberghi è praticamente in ”letargo”». Ga.Ur.
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