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Servizio idrico a Floridia, Scalorino: «Contrari all’aumento della tariffa»

Andranno a Palermo martedì i sindaci dei comuni che hanno consegnato gli impianti idrici. Ma nessuna intesa sulla nuova società da costituire. L’appello: «L’acqua torni ai comuni»

FLORIDIA. Convocati per martedì a Palermo i sindaci dei dieci comuni che hanno consegnato gli impianti del servizio idrico. La riunione sarà all’assessorato regionale all’Energia dove si discuterà sulla gestione del servizio dopo il fallimento di Sai 8. Unanime però il parere dei sindaci: nessun aumento della bolletta e pronti alla gestione diretta. I sindaci si riuniranno domenica mattina a Solarino per «studiare» una proposta valida da sottoporre all’assessorato. Non piace l’idea di costituire una nuova società, anche perché i tempi rischiano di dilungarsi: dovrebbero approvare regolamento e statuto i consigli comunali, operazioni che impiegherebbero troppi mesi, rischiando di andare oltre il tempo previsto dalla curatela fallimentare di Sai 8 che si sta occupando dell’esercizio provvisorio. Un incontro era previsto per ieri, per la firma dell’atto sulla nuova società, adesso la convocazione per martedì che potrebbe stravolgere ogni decisione. «Vogliamo capire - spiega il sindaco di Floridia Orazio Scalorino - quando terminerà l’esercizio della curatela, se entro un mese o ancora per altre settimane. Non siamo d’accordo sull’aumento della tariffa e contestiamo pure i distacchi avviati. Ci riuniremo tra noi per studiare una valida proposta». La maggior parte dei sindaci continuano, quindi, a dirsi contrari alla costituzione di una nuova società e auspicano che l’Ars definisca presto la nuova legge. «Siamo disponibili a riprenderci gli impianti - rileva il sindaco di Solarino Sebastiano Scorpo - ma temiamo che i tempi per una nuova società possano dilungarsi. Non è competenza della giunta ma del consiglio approvarne statuto e regolamento e non si può fare tutto in breve tempo». Critico anche il sindaco di Priolo Antonello Rizza. «Siamo per una gestione pubblica - osserva - altre proposte di altra natura ci vedono molto critici. Noi non siamo d’accordo né ad aumenti della tariffa, né a distacchi selvaggi. Vogliamo che non si perdano i finanziamenti e che siano salvati i posti di lavoro. Chiediamo alla deputazione regionale di convocarci prima dell’approvazione della legge». «Vogliamo equità con tutti i comuni - dice il sindaco di Lentini Alfio Mangiameli - con l’autorizzazione a fare le somme urgenze per il depuratore e la manutenzione, ma non siamo disposti a nuove società».

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