PACHINO. «L'iter è ripreso: la piscina sarà completata». Dopo lo stop ”forzato” dei lavori a causa della rescissione del contratto con l'azienda che ha vinto l'appalto, la prossima settimana saranno finalmente completate le incombenze amministrative e avviare il riaffidamento alla ditta «Gisam» di Rosolini che è arrivata seconda nella gara. «Entro la prossima settimana - ha detto l'ingegnere Giovanni Savasta, direttore dei lavori -, vogliamo chiudere la pratica. Bisogna completare una fase di collaudi prima della nuova assegnazione, perché da un punto di vista amministrativo dobbiamo consegnare l'opera in maniera adeguata». Dopo la conclusione della procedura, la nuova ditta incontrerà l'amministrazione comunale per stabilire il crono programma che porterà alla conclusione dell'opera pubblica di contrada Camporeale. La storia della piscina è a dir poco travagliata e dura da più di dieci anni. I lavori sono costati 2 milioni 900 mila euro, di cui 2 milioni finanziati nel 2003 dal ministero per i Beni e le attività culturali e destinati alla costruzione o all'adeguamento di impianti sportivi e l'ultima parte del denaro è un mutuo acceso dal Comune a causa dell'eccessiva lievitazione dei costi per gli espropri, tre volte superiori, e per l'adeguamento del progetto. Dopo 8 anni l'impresa «Sice» si è aggiudicata l'appalto dell'opera, nel luglio del 2011. I lavori sono partiti il 15 dicembre del 2011 e la fine era prevista per novembre del 2012. Ma ci sono stati diversi intoppi in un cammino tortuoso al punto che dopo più di un anno dal termine prefissato per i lavori, la conclusione è ancora ben lontana. Da quando è stato aperto il cantiere la struttura è stata sequestrata dai carabinieri e, successivamente, è finita al centro di un atto intimidatorio con bottiglia incendiaria. Poi sono seguite una serie di dimissioni a catena di responsabile per la sicurezza e direttore dei lavori per le difformità nella realizzazione delle opere, per cui è stata prevista e cominciata la demolizione di alcune parti ritenute difformi. Per diversi motivi sono stati tre i direttori dei lavori che si sono dimessi. L'ultimo periodo è stato caratterizzato da un tira e molla per la riapertura del cantiere, chiuso definitivamente a fine agosto, mai avvenuta. Così è stata rottura tra la ditta e il Comune, con richieste di rescissione del contratto da una parte e dall'altra. «Dalla prossima settimana - ha dichiarato il sindaco, Paolo Bonaiuto -, sistemeremo tutta la documentazione e al più presto ripartiranno i lavori. La piscina verrà realizzata».