PACHINO. L'indebito utilizzo di alcuni capitoli di bilancio nei servizi per conto terzi, in particolare 98.449 euro per interessi passivi da anticipazione di tesoreria, ha fatto sì che due anni fa il comune di Pachino (Siracusa) rispettasse solo formalmente il patto di stabilità. Lo rileva la sezione di controllo della Corte dei conti (deliberazione 362/2013) che concede agli amministratori 60 giorni di tempo per comunicare le misure correttive adottate e manda, allo stesso tempo, gli atti alla procura della Corte dei conti. Se verrà accertato il danno erariale, gli amministratori rischiano la condanna a una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di dieci volte l'indennità di carica mentre il responsabile del servizio economico-finanziario una sanzione fino a 3 mensilità di stipendio. «Qualora l'ente avesse contabilizzato correttamente la spesa per interessi nella parte corrente del bilancio - scrivono i giudici - avrebbe violato il patto di stabilità per insufficienza di corrispondenti accertamenti correnti».