SIRACUSA. Allarme igienico sanitario e sicurezza in pieno centro urbano. A lanciarlo per l'ennesima volta e' il consiglio di quartiere Neapolis che punta il dito contro l' ex tribunale di piazza della Repubblica. Una struttura appartenente a privati e abbandonata da anni dopo che gli uffici giudiziari sono stati trasferiti nel complesso di viale santa Panagia. Più' volte i residenti della zona tra piazza Aldo Moro e piazza della Repubblica hanno denunciato il pericolo di crolli di intonaci, pezzi di manufatto e vetri. Una situazione visibile a chiunque attraversi la zona. «Passo da quella zona ogni giorno - dice l'assessore comunale all'Urbanistica Paolo Giansirausa - e vedo anch'io come si presenta oggi l' ex tribunale. Una struttura che comunque appartiene a privati e per cui il Comune non ha competenze. Allo stato poi non sono in giacenza progetti di risistemazione dell'area». Tempo addietro si era parlato di un progetto per l'abbattimento della struttura e la realizzazione di nuovi fabbricati destinati ad appartamenti e uffici". «Non so se la struttura possa essere demolita - ha aggiunto Giansiracusa - la Sovrintendenza ai Beni culturali potrebbe anche decidere di porre un vincolo visto che da tesi di laurea l'edificio viene ricondotto a Giuseppe Samona, celebre architetto del ’900. Potrebbe quindi accadere la stessa cosa che e ' avvenuta per l'aerostazione di Catania, opera di Morandi». Nel frattempo pero' restano da fronteggiare problemi di natura igienico-sanitaria e di sicurezza. «Qualche tempo fa - dice Giuseppe Culotti, presidente del consiglio di quartiere Neapolis - su un lato della strada erano state sistemate delle transenne, poi rimosse. E questo nonostante a pochi metri ci sia una scuola e la zona venga quindi attraversata giornalmente da decine e decine di bambini». «Basta avvicinarsi all'ex tribunale per vedere come i vetri di molte finestre siano rotti e basta una folata di vento -aggiunge Culotti - per ridurle in frantumi con pericolo per passanti e automobilisti». Il presidente di Neapolis parla anche dei problemi igienici della zona. «L'area e' diventata una selva -dice - invasa da gatti, topi e scarafaggi. Uno sconcio a cui si deve porre fine. Tra l'altro abbiamo il sospetto che l'edificio venga utilizzato come dormitorio dai senzatetto». All'amministrazione comunale infine un ultimo appello, per la messa in sicurezza dell'edificio.