PACHINO. Dalla prossima settimana la refezione scolastica rischia di scomparire. È l’ultimo atto di una lunghissima querelle che annovera, fra l’altro, 31 lavoratori senza stipendi da tantissimo tempo. Negli ultimi tre anni i lavoratori della ditta Matusalemme, di Bagheria, in provincia di Palermo, non percepiscono stipendi perché l'azienda vanta un credito di più di 350 mila euro nei confronti del Comune. La situazione, adesso, sembra veramente drammatica: 20 nuovi lavoratori, che hanno cominciato l'attività di refezione a dicembre, non sono mai stati pagati. Quindi vantano quattro mesi di stipendi. Gli altri undici, negli ultimi tre anni di lavoro sono stati pagati per solo per tre mensilità. Due settimane fa, per manifestare il malcontento, i lavoratori hanno deciso di bloccare per una settimana il servizio svolto nei quattro istituti comprensivi cittadini, in cui arrivano ogni giorno 450 pasti caldi.
A seguito dello "stop" il sindaco, Paolo Bonaiuto, ha annunciato di aver trovato un accordo con la ditta e la protesta è rientrata. Ma i soldi, sino a oggi, dalla ditta non sono stati incassati. Stavolta, però, la pazienza della società palermitana sembra al capolinea, così come quella dei trentuno lavoratori che non vedono soldi da anni, prestando quotidianamente il proprio servizio. Infatti, dopo le festività pasquali, se non dovessero arrivare notizie certe, e soldi nei conti corrente sia della ditta che degli operai, il servizio potrebbe essere sospeso.
Ma questa volta non sarà uno "stop" temporaneo in segno di protesta, di iniziativa dei lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti, ma una decisione irrevocabile della società "Matusalemme", che disporrà in buon ordine la sospensione definitiva delle attività nelle scuole cittadine. Questo significherebbe che gli alunni dei quattro istituti comprensivi rimarrebbero, per gli ultimi due mesi di scuola, senza il servizio di refezione scolastica. Ma non sono solo i lavoratori che ancora operano per la Matusalemme ad attendere il pagamento degli stipendi. C'è un gruppo di ex dipendenti, gente che negli scorsi anni è stata impegnata nella refezione, che da anni attende di ottenere gli stipendi per il lavoro svolto, rimaste solo promesse di pagamento. Per lo stesso identico motivo: il Comune non paga la ditta e l'azienda palermitana non ha liquidità per gli stipendi dei dipendenti. SE.DI.
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