SIRACUSA. L’idea di un governo di salute pubblica, emergenza o ”larghe intese” come lo si voglia chiamare, ipotizzata appena qualche giorno fa dal deputato regionale del Pdl Enzo Vinciullo sembra piacere ad alcuni pezzi del Centrosinistra, a cominciare dal «Centro democratico». Ad esprimere giudizi positivi sulla proposta è il deputato regionale Pippo Gianni. «Un governo di tutti - dice Gianni - potrebbe rappresentare una chance di rilancio e rinascita per una città attanagliata da problemi e crisi come Siracusa. Quella di Vinciullo è una solzione condivisa in un momento così delicato. Un governo con chi ci sta, per puntare alla realizzazione di cose importanti a favore delle famiglie, dei disoccupati e dei nostri giovani.
Un fronte quindi quanto più ampio possibile - aggiunge Gianni - senza sigle e simboli, ma impegnato sull’elaborazione di un programma delle cose da fare e che dovrebbe portare all’individuazione di un candidato unico capace di rappresentare tutti. Lo si potrebbe fare con le primarie oppure in altro modo». Posizioni di un certo ”peso” quelle assunte dal «Centro democratico» e destinate ad avere ricadute sia nel Centrodestra, dove il Pdl non aveva gradito proposta e autocandidatura di Vinciullo, che nel centrosinistra dove intanto i rapporti interni al Pd rischiano di deteriorarsi ulteriormente.
Infatti dopo i ”veti” del partito cittadino che aveva escluso la partecipazione dalle primarie per la scelta del candidato a sindaco, dei nuovi arrivati nel Centrosinistra, da Pippo Gianni a Titti Bufardeci, il partito a livello provinciale avrebbe tentato di bypassare tali decisioni. Con la convocazione per oggi di un confronto con tutte le forze di Centrosinistra per discutere delle amministrative di maggio. Al tavolo erano stati invitati pure l’ex sindaco Bufardeci ed il leader del Centro democratico. «Sel» avrebbe dato il ”ben servito” al confronto annunciando di non partecipare all’incontro e alla fine il tavolo è saltato. Intanto anche il deputato regionale del «Megafono» Giambattista Coltraro pone l’esigenza di superare gli schieramenti.
«Occorre dare - dice Coltrato - una discontinuità con il passato per il bene di Siracusa, ma serve un progetto largamente condiviso dalla società civile, affinchè si possa ben governare il capoluogo». «Bisogna gettare le fondamenta per un progetto inclusivo che superi le vecchie logiche - aggiunge - che sovente hanno impedito di trovare convergenze sui temi di programma condivisi per il rilancio socio economico e culturale della città». Ne ”Il megafono” fino adesso si era parlato della candidatura a sindaco di Maria Rita Sgarlata ma è evidente che nel movimento serve chiarezza.
Come sottolinea il coordinatore Carmelo Spataro. «Giungono indiscrezioni su candidature dell’Udc e alleanze tra Udc e Megafono - dice Spataro - ma niente di tutto questo è stato mai discusso da nessuna parte. Piuttosto registro un clima di grande confusione e anarchia che coinvolge tutti, dal mefgafono al Pd fino al centrodestra e questo non penso proprio serva al rilancio del nostro territorio». «Sarebbe utile - dice ancora Spataro - sedersi tutti attorno ad un tavolo e cominciare seriamente a discutere del futuro».
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