SIRACUSA. Muro contro muro per la scelta del candidato nel Pd mentre «Sinistra ecologia e libertà» potrebbe rinunciare a esprimere un proprio nome. Sono ore di grandi trattative nel Centrosinistra per definire la lista dei partecipanti alla sfida del 24 marzo, dalle 8 alle 21, per la scelta del candidato a sindaco. Il rebus, in casa Pd, è tutto attorno a quanto faranno area Dem e «bersaniani». Le regole interne al Pd, che chiedono oltre alle 500 firme anche il «sì» di 41 componenti dell’assemblea provinciale per ciascun candidato, escludono la candidatura di tre esponenti del Pd. Fermo restando il ”renziano” Giancarlo Garozzo resta dunque solo un posto.
Tra i ”bersaniani”, che non hanno abbandonato la pista che porta a Francesco Pappalardo, si è fatto prepontemente avanti il nome di Antonio Nicita, figlio dell’ex presidente della Regione Santi Nicita. L’area Dem, invece, appoggia compatta Fabio Moschella. Lunedì si è anche svolta una riunione tra le due ”anime” del Pd ma non si è arrivati a un accordo con nessuno dei contendenti che avrebbe fatto passi indietro rispetto alle proprie idee. Il compromesso, a questo punto, potrebbe anche essere rappresentato da una candidatura di Moschella sostenuta dai movimenti civici. In questo caso basterebbero solo le 500 firme richieste dal comitato promotore. Il termine per la presentazione delle firme è il 10 marzo e anche in casa «Sel» è tempo di riunioni e incontri. Fino a questo momento, però, non è stata raggiunta un’intesa, anche se una parte del partito spingerebbe per Paolo Tuttoilmondo. In questo senso, non è escluso che «Sel» possa rinunciare a esprimere un nome e appoggiare uno dei candidati in corsa. Sulle primarie e in particolare sulla regola che prevede il pagamento di un euro per chi volesse partecipare alla votazione è poi intervenuto Garozzo che lancia un appello al comitato promotore. «Ritengo sia stato fatto un ottimo lavoro nella redazione della carta d’intenti e del codice etico - ha dichiarato il capogruppo del Pd in consiglio comunale - ma chiedo che venga eliminato il pagamento di un euro perchè potrebbe rappresentare un ostacolo alla partecipazione della gente. L’obiettivo deve invece essere quello di far partecipare quante più persone possibili».
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