CANICATTINI. "Gli stalli riservati ai disabili sono occupati abusivamente e nessuno, nonostante le recenti promesse, muove un dito per far rispettare i divieti". I genitori dei disabili canicattinesi chiedono all'amministrazione comunale un maggiore controllo affinchè i parcheggi destinati ai soggetti diversamente abili siano musati da chi ne ha diritto. Gli stalli esistenti nelle strade del centro (riservati indistintamente a tutti i disabili) sono in tutto meno di una decina, ma il problema, che si presenta per l'ennesima volta dopo le proteste dei mesi scorsi e le rassicurazioni da parte del sindaco Paolo Amenta, è ben più ampio ed è legato a una lunga serie di permessi rilasciati negli anni scorsi a chi ne faceva richiesta in virtù della "legge 104"; permessi che consentivano ai richiedenti di usufruire di un posto riservato nei pressi dell'abitazione dopo l'autorizzazione del sindaco. In tal modo, però, si è finito con l’agevolare un "utilizzo improprio" dei parcheggi (talvolta utilizzati dai parenti) creando confusione e polemiche. "In via Regina Elena, ad esempio, vicino alla piazza, - spiega Corrado Carbone - c'è un posto riservato a un disabile che è deceduto, ma l'area è sempre occupata e nessuno può usufruirne". A tal proposito, però, l'assessore alla Viabilità Salvo Di Blasi e il comandante della Polizia municipale, Pino Casella, hanno fatto sapere che presto il problema in quell'area verrà risolto. "In effetti - spiega il comandante dei vigili urbani - viene fatto un uso improprio sia degli stalli che del tesserino esposto nelle auto dai familiari dei disabili, i quali utilizzano i parcheggi anche in assenza di chi ne ha effettivamente bisogno. Spesso le lamentele, poi, - aggiunge Casella - arrivano proprio da chi interpreta male la norma credendo di poter usufruire comunque dei posti. A tal proposito, da parte nostra, non possiamo che garantire un maggiore controllo dei parcheggi, i quali, come prescrive la norma, devono essere utilizzati solo in presenza del disabile e nei luoghi in cui la circolazione è intensa. Mi auguro, tuttavia, che l'amministrazione possa regolare la disciplina in modo da evitare lamentele, incomprensioni e ulteriori problemi".
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