AUGUSTA. Dubbi sulla regolarità nelle operazioni di consegna degli avvisi di pagamento dell’Ici 2007, arrivate da qualche settimana a circa 4000 mila contribuenti augustani che già in 670 hanno presentato formale richiesta di annullamento dell’istanza. A sollevarli è la presidente della commissione consiliare «Finanze e Bilancio», Silvia Belfiore che proprio per chiarire meglio le perplessità sulle cartelle pazze, molte della quali si riferiscono già a pagamenti effettuati o in alcuni casi a clamorosi errori, ha convocato la commissione consiliare allargata al dirigente del settore “Finanze” Francesco Lombardi e ad altri consiglieri, che si sono riuniti a palazzo di città.
Il Comune, già all’indomani dell’emissioni delle cartelle pazze, aveva ammesso l’errore tecnico in molti avvisi, invitando i contribuenti a presentare apposita istanza di annullamento con allegata la ricevuta di pagamento, ma quello che vuole capire meglio la commissione è se al di là di questo le bollette siano prescritte perché inviate oltre i termini o se rappresenti un’irregolarità l’aver consegnato gli avvisi, da parte della «Publiservizi», ad un’agenzia privata prima di farle recapitare nella case degli augustani. Per Lombardi gli avvisi sono stati consegnati alla società di poste entro il 31 dicembre dell’anno scorso, quindi nei tempi e comunque si è riservato di effettuare ulteriori approfondimenti, così la riunione è stata aggiornata. È stato, inoltre, stigmatizzato il fatto che molti cittadini che si stanno recando negli uffici della «Publiservizi» per avere maggiori delucidazioni da questi vengono inviati, invece, all’ufficio tributi del Comune.
La questione delle cartelle pazze è approdata anche all’ultimo consiglio comunale dove la stessa Belfiore ha detto che “alla luce di una recente sentenza della Corte costituzione tutti i comuni che hanno affidato la riscossione a società esterne saranno inviati a prendere decisioni in materia perché non sarà più possibile farlo”. Peppe Di Mare (Fli) ha anche inviato ”ad approfondire la questione alla luce dell’interdittiva antimafia atipica che lo scorso dicembre ricevuta dalla società di Caserta e che alcuni comuni stanno provvedendo a risolvere i contratto con la società”.