PRIOLO. Un "giro di vite" definitivo per mettere fine ai continui miasmi provenienti dalla zona industriale che stanno causando preoccupazioni tra le popolazioni di Priolo, Melilli ed Augusta.
È la richiesta del tavolo tecnico costituito dal Comune di Priolo mediante la "Tafora", la task force sui rischi ambientali, e coordinato dall'assessore comunale all'Ambiente, Luciano Gianni dopo la nube sprigionatasi giovedì sera e le segnalazioni giunte anche nei giorni seguenti in merito alla presenza di idrogeno solforato e benzene nell'atmosfera con richieste di controlli più accurati avanzati da Legambiente e dalla stessa commissione ambiente del Comune di Priolo, presieduta da Alessandro Biamonte.
Sulla quantità e l'incidenza delle sostanze si attendono le risultanze dei controlli effettuati dalle centraline dell'Arpa, della Provincia e del Cipa, ma intanto dall'amministrazione comunale di Priolo si intende accelerare i tempi e chiedere di fare un fronte unico con i consiglieri comunali di Melilli ed Augusta.
"Oggi avremo un incontro con i rappresentanti dei due Comuni - ha detto l'assessore all'Ambiente di Priolo, Luciano Gianni - in cui definiremo un percorso che ci consenta di incrociare i dati e sapere con certezza la provenienza delle sostanze. Per questo chiederemo la prossima settimana anche la convocazione di un incontro in Prefettura per discutere e chiedere di modificare alcuni aspetti dei piani di emergenza, delle competenze territoriali, e l'obbligo di comunicazione degli incidenti".
Ma Gianni che ha già inviato una lettera al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, torna a sostenere la necessità di convocare un confronto che riguardi il sito di interesse nazionale Priolo. "E' quantomeno preoccupante - ha detto l'assessore all'Ambiente - che il ministro pur essendo sollecitato da mesi non abbia finora sentito il dovere e la necessità di intervenire".
Chiesto poi un indirizzo comune alle aziende. "Nessuna aggressione verso le aziende - ha sottolineato Gianni - con cui ci incontreremo anche nei prossimi giorni, per valutare insieme le iniziative da attuare anche alla luce delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni integrate ambientali, decise dal ministero".