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Appalti truccati: arrestati il sindaco di Melilli e un ex assessore, indagati dipendenti pubblici e imprenditori

Il Comune di Melilli e nel riquadro il sindaco Giuseppe Carta

Appalti truccati nel Comune di Melilli e affidamento di servizi e lavori da parte degli uffici comunali a imprenditori compiacenti.

Gli agenti del commissariato di polizia di Priolo Gargallo, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno arrestato e posto ai domiciliari (con il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari e dal difensore) il sindaco di Melilli Giuseppe Carta, di 34 anni, e l’ex assessore ai Lavori pubblici, Sebastiano Elia, di 43 anni. Divieto di dimora a Melilli e Francofonte per il primo cittadino di Francofonte, Daniele Lentini.

Coinvolti nelle indagini anche due dipendenti del Comune di Melilli e quattro imprenditori. Per i comunali Reginaldo Saraceno (54 anni) e per la responsabile del II settore “servizi scolastici, culturali, sportivi, socio-educativi e ricreativi” Giulia Cazzetta (59 anni) è stata applicata la misura cautelare della sospensione dal pubblico impiego per la durata massima prevista dalla legge.

Divieto temporaneo di esercitare l'attività per 4 imprenditori: si tratta di Marilena Vecchio (47 anni), rappresentante legale dell’impresa di trasporti Vecchio s.r.l.; Sebastiano Franchino (40 anni); Giovanni Zuccalà (81 anni), amministratore unico dell’impresa Zuccalà Travels s.r.l.; Franco Biondi (59 anni), rappresentante legale della ditta Euroviaggi di Biondi Franco s.a.s..

I quattro imprenditori sono accusati, a vario titolo, di diverse condotte delittuose commesse, ognuno nell’esercizio delle rispettive funzioni, nell’ambito di procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di alcuni uffici del Comune di Melilli.

Il sindaco Carta e l’assessore Elia sono indiziati del delitto di associazione a delinquere in concorso con il dipendente Saraceno.

Secondo l'accusa avrebbero gestito in modo "arbitrario e per il soddisfacimento di interessi particolari le procedure amministrative finalizzate all'affidamento a privati di servizi e lavori da parte degli uffici comunali". Il gip avrebbe individuato nel sindaco Carta il "promotore e capo del consesso organizzato per sfruttare il potere connesso al suo ruolo politico ed a quello di Elia, in modo da influenzare la scelta dei soggetti imprenditoriali selezionati come contraenti del Comune".

Sempre secondo il gip avrebbe esercitato "pressioni sui dirigenti preposti alle procedure di selezione del contraente o di affidamento diretto affinché riducessero fittiziamente, attraverso la scomposizione in più affidamenti, l'importo degli appalti, in modo da eludere le procedure più rigorose previste dalla normativa vigente, invitassero alle selezioni ditte e imprese da loro indicate e, in caso di affidamento diretto, aggiudicassero l'appalto alla ditta da loro indicata".

In alcune circostanze sarebbero stati accertati "accordi collusivi, con la complicità ed il concorso necessario degli imprenditori privati, per indirizzare lo svolgimento delle procedure negoziali di scelta del contraente verso la conclusione desiderata dagli indagati".

Le indagini degli agenti del commissariato di Priolo sono andate avanti nove mesi. Leggi i particolari.

Intanto, il prefetto di Siracusa Luigi Pizzi ha sospeso dalla carica il sindaco di Melilli. Carta accusato di associazione per delinquere è stato posto agli arresti domiciliari mentre Lentini in qualità di dirigente del Comune di Melilli ha ricevuto un provvedimento di divieto di dimora.

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