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Siracusa, provoca incendio nel suo bar per il risarcimento: arrestato

Ha fatto esplodere un ordigno rudimentale davanti al suo bar in viale Teracati a Siracusa la notte dello scorso 3 aprile. Sono stati individuati  dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza Salvatore Greco e la sua compagna B. V. di 32 anni, per i quali il gip del tribunale di Siracusa, su richiesta della procura della Repubblica,  sono stai disposti gli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

I due sono accusati di danneggiamento seguito da incendio, detenzione di materiale esplodente e simulazione di reato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il gesto sarebbe stato finalizzato ad ottenere una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno dalla compagnia assicurativa.

Le indagini sono state svolte dalla squadra mobile, su direttive del sostituto procuratore Grillo e con il coordinamento del procuratore aggiunto Fabio Scavone, hanno preso spunto dal danneggiamento con ordigno rudimentale commesso del Cumanà Lounge Bar in viale Teracati.

Salvatore Greco, dipendente e proprietario di fatto dell’esercizio commerciale è rimasto ferito a seguito dell’esplosione, aveva dichiarato agli inquirenti di aver visto, poco prima dello scoppio, due giovani travisati entrare nel bar per poi allontanarsi rapidamente.

La visione delle immagini registrate da alcuni sistemi di videosorveglianza hanno invece fatto emergere una diversa ricostruzione dei fatti, in base alla quale sarebbe stato proprio Greco con la compagna B. V. hanno piazzato l'esplosivo all’interno dell’esercizio commerciale e a farlo deflagrare.

Greco le la compagna hanno rilasciato fase dichiarazioni agli inquirenti, simulando il reato di tentata estorsione, inducendo in errore l’amministratore di diritto della società proprietaria del bar.

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