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Elezioni a Siracusa, la commissione: "Falsa dichiarazione, non è candidabile"

La commissione elettorale di Siracusa ha accertato l’incandidabilità di un candidato nella lista «Popolari e autonomisti» al consiglio comunale di Siracusa.

La commissione ha effettuato una serie di verifiche a campione su 4 nominativi per ognuna delle 19 liste presentate e sui sette candidati a sindaco.

Il non candidabile avrebbe presentato una falsa dichiarazione in quanto risulterebbe una condanna definitiva passata in giudicato per uno dei reati previsti dalla legge (come associazione mafiosa e usura).

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha scritto al prefetto e al presidente del Tribunale per chiedere «un intervento risolutivo che garantisca il corretto e legittimo espletamento della competizione elettorale e che ridia serenità e fiducia all’elettore. Questa situazione può portare a un serio inquinamento delle elezioni nella considerazione che l'incandidabilità preclude in radice che il nominativo possa comparire in alcuna lista e che questi possa ricevere voti di preferenza dagli elettori».

Il coordinatore provinciale di 'Popolari e Autonomisti Idea Sicilia', Giuseppe Germano, interviene con una nota in merito alle notizie secondo cui nella liste per il Consiglio comunale di Siracusa ci sarebbe un "incandidabile". Germano puntualizza che sono state svolte "tutte le verifiche previste relative ai candidati, in termini di produzione di certificati, compreso quello relativo ai carichi pendenti. Una verifica eseguita per tutti i candidati con esclusione dei consiglieri comunali e dei consiglieri di quartiere in carica, e dunque eletti nel 2013, presupponendo che, questa ovvia verifica, fosse svolta dagli Enti preposti (sindaco Garozzo in primis) al momento del loro insediamento e successivamente durante il mandato".

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