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Raffineria di Augusta, i sindacati chiedono garanzie sul futuro alla Sonatrach

La raffineria di Augusta

«Siamo pronti ad un inasprimento della mobilitazione dei lavoratori qualora non si avviino rapidamente seri confronti sui diversi tavoli per garantire continuità e prospettive ad una attività nevralgica per gli interessi del nostro Paese».

Le segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono risposte concrete alla Sonatrach sul futuro industriale della raffineria di Augusta e sui depositi di Napoli e Palermo che vede interessati 700 lavoratori diretti e un migliaio dell’indotto.

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro alla raffineria siracusana in seguito all'accordo raggiunto tra la Esso Italiana e la compagnia petrolifera di Stato algerina per la cessione del ramo d’azienda costituito dalla raffineria e da tre depositi carburante associati.

Presente anche Abdelmoumen Ould Kaddour, Ceo di Sonatrach, che aveva confermato la volontà di mantenere la continuità gestionale e i livelli occupazionali. Secondo il sindacato l’incontro con l’azienda Sonatrach non ha, di fatto, chiarito le perplessità sull'operazione.

Per quanto riguarda Esso i sindacati hanno espresso la necessità di «riprendere immediatamente il confronto a livello nazionale per conoscere le prospettive industriali dell’azienda in Italia, ormai non più sorrette da un sistema integrato nella filiera del petrolio. Bisogna comprendere se la Esso abbia avviato una progressiva e graduale politica di disimpegno che la porta, nel medio periodo, ad un’uscita dall’Italia».

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